Riforma balneare in vista: il governo Meloni tra due fuochi

Il governo Meloni si trova in una posizione difficile, stretto tra le imminenti elezioni europee e la stagione balneare che sta per iniziare dopo settimane di maltempo. Da un lato, c'è la procedura di infrazione per mancato rispetto della direttiva Bolkestein, dall'altro, l'incertezza dei concessionari sul futuro delle loro concessioni balneari.

Il dilemma delle concessioni balneari

I concessionari, stanchi dell'incertezza sul futuro e in balia di sentenze contrastanti sulla messa a gara, chiedono al governo di prendere una decisione.

Anche le Regioni esercitano pressioni, chiedendo di varare una norma al più presto per mettere fine all'incertezza sulle concessioni balneari. La questione è diventata ancora più urgente dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato del 30 aprile, che ha messo in discussione l'ultima decisione legislativa di prorogare le concessioni fino al 31 dicembre 2024.

La proposta di riforma in Calabria

In Calabria, la Lega Salvini ha presentato una proposta di riforma delle normative balneari al Consiglio Regionale.

L'obiettivo è sostenere i comuni e gli operatori in un periodo di incertezza per il settore. La proposta è nata in risposta alla recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha messo in discussione la proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2024.

Il governo Meloni deve ora decidere come muoversi, cercando di bilanciare le esigenze dei concessionari, delle Regioni e dell'Unione Europea.

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