Intrighi politici e crimine organizzato: l'ombra della mafia sulle elezioni di Paternò

Nelle recenti elezioni amministrative di Paternò, in provincia di Catania, emergono possibili legami tra esponenti politici e la mafia. Le accuse sono gravi: patti elettorali, intercettazioni, incontri e assunzioni sospette. Al centro delle indagini, il sindaco Nino Naso, riconfermato per un secondo mandato, e due politici locali.

Intrecci politico-mafiosi

Secondo l'ordinanza del Gip Sebastiano Di Giacomo Barbagallo, che ha portato a 12 arresti, ci sarebbero prove di assunzioni fatte durante la campagna elettorale. Inoltre, emergono intercettazioni e incontri che farebbero pensare a un patto elettorale con esponenti della mafia. Nonostante le accuse, il Gip ha rigettato la misura cautelare nei confronti del sindaco Naso. La Procura dovrebbe fare ricorso.

Il ruolo di Salvatore Comis

Un personaggio chiave in questa vicenda è Salvatore Comis, barbiere del paese e candidato al Consiglio comunale nelle elezioni amministrative di giugno 2022. Nonostante le sue iniziali velleità da primo cittadino, sembra che il suo vero obiettivo fosse togliere voti a Nino Naso. Comis, infatti, è diventato assessore dopo le elezioni.

Operazione anti-mafia

Parallelamente, un'operazione anti-mafia ha portato all'arresto di 17 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso e corruzione. L'operazione, condotta da oltre 300 carabinieri del Comando provinciale di Catania, ha interessato le province di Catania, Siracusa e Teramo. Dei 17 soggetti coinvolti, 15 sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, uno agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, uno al divieto temporaneo, per la durata di un anno, di esercitare la professione di avvocato limitatamente all’esercizio delle funzioni di delegato alle vendite.

La situazione a Paternò rimane tesa e le indagini sono ancora in corso. Il coinvolgimento della mafia nelle elezioni locali getta un'ombra sulla democrazia del paese e solleva interrogativi sulla legittimità del processo elettorale.