L'ombra dell'Isis-K sulla Russia: analisi della situazione

La recente strage di Mosca ha rivelato una realtà inquietante. Secondo le dichiarazioni dei vertici del regime russo, dietro gli attentati ci sarebbe l'Ucraina. Questa affermazione, tuttavia, non fa che sottolineare la debolezza di una leadership che si mantiene in vita grazie alla guerra.

Il contesto geopolitico

Nikolai Patrushev, capo del Consiglio di sicurezza russo, ha affermato che dietro gli attentati di Mosca c'è "certamente l'Ucraina". Questa dichiarazione, tuttavia, sembra più un tentativo di deviare l'attenzione dalla vera questione: la crescente instabilità interna della Russia.

La visione di Stefano Silvestri

Stefano Silvestri, esperto di geopolitica e di affari militari, ha offerto una visione chiara della situazione. Secondo Silvestri, la strage del rave ha risvegliato la competizione tra Isis e Al Qaeda. Inoltre, ha sottolineato come la distruzione di Hamas da parte di Netanyahu sia un obiettivo teorico.

Un nuovo medioevo?

Gli analisti del think tank americano Rand Corporation parlano di un nuovo medioevo, caratterizzato da frammentazione sociale, debolezza degli Stati Nazionali, economie sbilanciate, disastri naturali e guerre professionali. Tuttavia, Silvestri sceglie una sola parola per descrivere il periodo storico che stiamo vivendo: disordine.

L'avanzata dell'Isis-K

L'attentato che il 23 marzo ha sconvolto Mosca arriva da lontano. Da anni l'Isis-K, la costola afghana dello Stato Islamico, ha costruito una proiezione estera con attentati e propaganda. E la Russia è uno dei primi Paesi investiti da questa proiezione, complici anche un rapporto complesso con i miliziani dell'Asia Centrale e le minoranze musulmane interne. Questa situazione rappresenta una vera e propria trappola per Putin, che dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue scelte politiche.

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