L'escalation del conflitto a Gaza: vittime e distruzione

Il conflitto in corso sulla Striscia di Gaza ha causato la morte di sei persone, tra cui quattro bambini, durante un raid notturno dell'esercito israeliano su un edificio a Rafah, città meridionale a ridosso della frontiera con l'Egitto. L'attacco è parte dell'offensiva finale che il governo di Tel Aviv intende sferrare per "neutralizzare le brigate di Hamas" e "riportare a casa gli ostaggi", come ha dichiarato il premier Benjamin Netanyahu.

La tragedia di Dror Or

Il kibbutz Be'eri ha annunciato la morte di Dror Or, un cittadino di 49 anni, durante l'attacco del 7 ottobre. Il suo corpo è trattenuto a Gaza. Inizialmente era stato designato come ostaggio. I suoi due figli, Noam di 17 anni e Alma di 13, erano stati rapiti insieme a lui, ma sono stati rilasciati il 25 novembre come parte di un accordo temporaneo di cessate il fuoco mediato dal Qatar e dagli Stati Uniti tra Hamas e Israele.

Continui attacchi a Rafah

Mentre Hamas chiede più tempo per rispondere all’ultima proposta nei negoziati, Israele continua i raid nella Striscia di Gaza. Un attacco aereo notturno su una casa nel nord di Rafah ha causato sette vittime, di cui quattro bambini. Gli attacchi militari israeliani si sono intensificati anche in alcune parti del nord di Gaza, come il quartiere di Sheikh Ijlin, così come nel centro della Striscia, dove testimoni oculari affermano che vi è un “costante intenso bombardamento di artiglieria”.

Danni e ricostruzione

L'Onu denuncia che il 70% delle case è andato distrutto e che per ricostruire servono 50 miliardi di dollari. Questo conflitto ha azzerato 40 anni di sviluppo nella regione. La situazione è critica e richiede un intervento immediato per garantire la sicurezza e il benessere dei civili.

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