L'intelligenza artificiale e il futuro del lavoro pubblico in Italia

L'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo del lavoro, e il settore pubblico italiano non fa eccezione. Secondo una recente ricerca condotta da FPA, società del gruppo Digital360, l'IA rappresenta uno shock esterno per la pubblica amministrazione, paragonabile alla crisi del 2007 e alla pandemia del 2020.

L'impatto dell'IA sui dipendenti pubblici

La ricerca rivela che il 57% dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici italiani è altamente esposto all'impatto dell'IA. Questo significa che le loro attività lavorative interagiranno fortemente con le mansioni che gli algoritmi sono in grado di svolgere. In particolare, il settore pubblico subirà un forte impatto dall'adozione dell'IA, con circa 1,8 milioni di lavoratori che saranno fortemente esposti alla nuova tecnologia.

Il rischio di sostituzione

Il 12% di questi lavoratori, pari a 218mila persone, rischia di essere sostituito dall'IA. Questo gruppo è composto principalmente da assistenti amministrativi con qualifiche basse, che potrebbero diventare facilmente sostituibili. Tuttavia, l'IA può anche aiutare a migliorare l'efficienza del lavoro per la metà dei dipendenti della pubblica amministrazione.

L'indagine di FPA mette in luce l'importanza di prepararsi per l'impatto dell'IA sul lavoro pubblico. È fondamentale che i dipendenti pubblici siano formati e preparati per questa transizione, per minimizzare il rischio di sostituzione e massimizzare i benefici dell'IA. La ricerca sottolinea l'importanza di un approccio proattivo per gestire l'impatto dell'IA sul settore pubblico.

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