L'Italia si astiene sul nuovo Patto di stabilità dell'UE

L'Italia, in un movimento singolare, si è astenuta nel voto sull'ultimo Patto di stabilità all'Europarlamento. Questa decisione ha suscitato una reazione da parte del commissario Ue Paolo Gentiloni, che ha commentato ironicamente: "Con il voto sul Patto abbiamo unito la politica italiana".

Il voto italiano

Il Parlamento europeo ha approvato la riforma del Patto di Stabilità con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni. Tutti i deputati italiani, ad eccezione di quattro, si sono astenuti o hanno votato contro. Questo include Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La maggioranza di governo, nonostante abbia lavorato attivamente al compromesso in sede comunitaria, ha preferito non dare il proprio via libera. Questa decisione è stata presa anche a causa dei potenziali risvolti penalizzanti che il nuovo Patto potrebbe riservare alla nostra politica economica.

Il significato del Patto

Il termine "Patto" deriva dal latino "pactum", che a sua volta deriva da "pacisci", ovvero "patteggiare" (che ha la stessa radice di "pax", cioè "pace"). È un termine molto usato anche in politica in caso di accordi stretti tra due o più parti. Il "nuovo Patto di stabilità e crescita" approvato dal Parlamento Ue rappresenta un compromesso tra austerità e investimenti. Questo accordo è tornato d'attualità per l’approvazione del Parlamento Ue.

L'Italia e il futuro del Patto

Nonostante l'astensione, l'Italia sembra avere intenzione di cambiare la riforma del Patto. Questa mossa potrebbe avere implicazioni significative per la politica economica italiana e per le relazioni dell'Italia con l'UE. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa situazione nei prossimi mesi.

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