Confindustria, nel 2023 "crescita…"

Una "crescita modesta": il Centro studi di Confindustria stima il Pil 2023 in crescita dello 0,4%, "in netto rallentamento rispetto alla media del 2022" ma "più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa" quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è "esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Escludendo il trascinamento per quest'anno si conferma una crescita piatta". Leggi

, e fino ad agosto di quest'anno le statistiche ci penalizzeranno, quindi ci aspettiamo nell'ultimo quadrimestre dell'anno una discesa dell'inflazione, comunque intorno al 5-6%". "Ma di fronte a questa inflazione vediamo le politiche della Bce che ci preoccupano" ha indicato Bonomi. "Perché sì, vero, abbiamo vissuto 10 anni di tassi negativi, ci hanno anestetizzato, ma quello che sta facendo la Bce sta andando oltre quello che deve essere fatto a contrasto dell'inflazione: c'è differenza tra quella… Leggi

Adnkronos “Ma di fronte a questa inflazione vediamo le politiche della Bce che ci preoccupano” ha indicato Bonomi. “Perché sì, vero, abbiamo vissuto 10 anni di tassi negativi, ci hanno anestetizzato, ma quello che sta facendo la Bce sta andando oltre quello che deve essere fatto a contrasto dell’inflazione: c’è differenza tra quella americana e quella europea, ma non vorrei che per il contrasto all’inflazione si entrasse in recessione”. Leggi

/9 IPA/Fotogramma Sul delicatissimo fronte dell'occupazione c'è un "input di lavoro a ritmo smorzato": il dato statistico delle 'Ula', unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, è atteso pari alla crescita economica nel 2023 (+0,4%) ed inferiore nel 2024 (+0,8%). Con il tasso di disoccupazione che nelle previsioni di Confindustria resta "ancorato all'8% nel biennio". I salari reali sono "visti in recupero dal 2024" mentre per i consumi resta una "dinamica… Leggi

Italia: quale ripresa economica nel 2023? La fotografia dell'attuale situazione e le stime per il prossimo futuro del nostro Paese le ha aggiornate il documento del Centro Studi di Confindustria. Nel rapporto di previsione della primavera di quest'anno, gli analisti hanno sottolineato che i rischi di un rallentamento ci sono ancora tutti e la crescita in Italia potrà davvero decollare solo nel 2024. Leggi

L'si profila in forte rallentamento rispetto alla media 2022 (+3,7%), ma comunque più favorevole di quanto ipotizzabile fino a qualche mese fa quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Infatti, escludendo il trascinamento, per quest'anno si conferma una crescita piatta. Invece, per il 2024 la crescita, grazie al rientro dell'inflazione, alla politica monetaria meno restrittiva e alla schiarita nel contesto… Leggi

L'si profila in forte rallentamento rispetto alla media 2022 (+3,7%), ma comunque più favorevole di quanto ipotizzabile fino a qualche mese fa quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Infatti, escludendo il trascinamento, per quest'anno si conferma una crescita piatta. Invece, per il 2024 la crescita, grazie al rientro dell'inflazione, alla politica monetaria meno restrittiva e alla schiarita nel contesto… Leggi

Una "crescita modesta": il Centro studi di Confindustria stima il Pil 2023 in crescita dello 0,4%, "in netto rallentamento rispetto alla media del 2022" ma "più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa" quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è "esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Escludendo… Leggi

Una "crescita modesta": il centro studi di Confindustria stima il Pil 2023 in crescita dello 0,4%, "in netto rallentamento rispetto alla media del 2022" ma "più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa" quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è "esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Escludendo il trascinamento per quest'anno si conferma una crescita piatta". Leggi

Secondo il Centro Studi di viale dell'Astronomia, la policy monetaria per l’Italia e gli altri paesi dell’area resterà restrittiva. Per il nostro paese l'impatto del rialzo dei tassi è stimato dispiegarsi con un ritardo di circa un anno": in particolare il freno alla crescita si farà sentire soprattutto nella seconda metà dell'anno con effetti sugli investimenti per le imprese e sui consumi delle famiglie Leggi

ROMA Una "crescita modesta": il centro studi di Confindustria stima il Pil 2023 in crescita dello 0,4%, "in netto rallentamento rispetto alla media del 2022" ma "più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa" quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è "esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Escludendo il trascinamento per quest'anno si conferma una crescita piatta". Leggi

Una "crescita modesta": il centro studi di Confindustria stima il Pil 2023 in crescita dello 0,4%, "in netto rallentamento rispetto alla media del 2022" ma "più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa" quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è "esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Escludendo il trascinamento per quest'anno si conferma una crescita piatta". Leggi

MILANO. Da una parte la frenata del prezzo del gas, che ancora non basta a far scendere l’inflazione. Dall’altra la fiammata dei tassi di interesse, il più ampio e il più rapido dal 1999: +3,5 punti in nove mesi, un record. Le imprese italiane sono alle prese con uno “scenario internazionale” complicato, ma la Confindustria allontana lo spettro della grande frenata. Secondo le previsioni del Centro… Leggi

Agenzia E' un trascinamento dal 2022. Per il 2024 attesa crescita +1,2% – Una “crescita modesta”: il centro studi di Confindustria stima il Pil 2023 in crescita dello 0,4%, “in netto rallentamento rispetto alla media del 2022” ma “più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa” quando si prevedeva una crescita zero. Un miglioramento che è “esclusivamente legato alla migliore dinamica nella seconda metà del 2022. Leggi

Ecco le 5 azioni che hanno chiuso la seduta in territorio negativo-proiezionidiborsa.it. Il Ftse Mib ha chiuso la prima seduta di contrattazioni della settimana in buon rialzo, +1,21%. Tranne Diasorin che ha perso circa il 4%, tra le 5 azioni che hanno chiuso in ribasso una buona seduta del Ftse Mib non ci sono stati ribassi apocalittici. Eppure ci sono state tra quelle a maggiore capitalizzazione 5 azioni che hanno chiuso in ribasso. Leggi

Da inizio anno questo titolo è stato il migliore del Ftse Mib. Il destino di una delle 2 migliori azioni da inizio anno tra le big del Ftse Mib, quindi, potrebbe dipendere da quale livello verrà rotto in chiusura di giornata Premesso che la forza relativa del titolo rispetto al Ftse Mib rimane molto forte, per cui anche in caso di forti ribassi le quotazioni dovrebbero resistere meglio alla carica dei tori. Leggi

Tra le 103 aziende di Piazza Affari con capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro, le 3 peggiori azioni del Ftse Mib al termine della settimana alla chiusura del 24 marzo sono state El.En., EuroGroup Laminations e Sanlorenzo. Per inciso ricordiamo che queste sono state le perdite per le 3 peggiori azioni del Ftse Mib al termine della settimana: El.En -7,13%, EuroGroup Laminations -6,88%, Sanlorenzo -4,65%. Leggi

È da ottobre 2022 che le quotazioni di questo titolo stanno correndo al rialzo. A sorpresa FinecoBank chiude in testa la settimana di contrattazioni: le indicazioni dell’analisi grafica. Il titolo FinecoBank (MIL:FBK) ha chiuso la seduta del 24 marzo a quota 13,61 €, in ribasso del 2,23% rispetto alla seduta del giorno precedente. Tra le 3 azioni del Ftse Mib che hanno stupito al rialzo al termine della settimana di contrattazioni quella che ha stupito di… Leggi