Quei verbali hanno scatenato il terrore tra i Nizza e i Santapaoliani di San Cocimo. Tony Trentuno, il latitante catturato sulla Salerno – Reggio Calabria venerdì pomeriggio, era diretto a San Cocimo a Catania. E a San Cocimo si cerca già un nuovo capo L'arresto di Tony Trentuno, nuovo boss di San Cocimo, spariglia le carte negli equilibri criminali. CATANIA – Quando un latitante decide di tornare, rischiando le manette, vuol dire che serve la sua presenza.
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Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta. Le condotte illecite venivano poste in essere secondo meccanismi ben rodati e consolidati, a volte anche in presenza o addirittura con il coinvolgimento materiale di bambini L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della…
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Difatti, il documento esibito dal siciliano mostrava segni che ne mettevano in dubbio la reale autenticità. L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della Polizia ha indotto gli agenti ad approfondire. Il latitante Antonio Trentuno, di 28 anni, ritenuto elemento di spicco del gruppo di San Cocimo della 'famiglia' Santapaola-Ercolano, è stato arrestato a Vibo Valentia da carabinieri del nucleo investigativo di Catania e da agenti della…
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Arrestato a Vibo il latitante Antonino Trentuno, elemento di spicco della Cosa Nostra catanese VIDEO
Ieri la polizia stradale di Vibo Valentia, tra gli svincoli di Pizzo e Sant'Onofrio dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, in direzione sud, ha controllato una vettura guidata da un calabrese già noto alle forze dell’ordine con a bordo il latitante che aveva documento di identità e Green pass falsificati. I poliziotti, in collaborazione con i carabinieri di Catania, sono riusciti ad accertare la reale identità del latitante siciliano che è…
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Il conducente del mezzo su cui viaggiava Trentuno è stato arrestato per il reato di favoreggiamento mentre il latitante, svolte le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale. I carabinieri del nucleo investigativo di Catania e la squadra mobile hanno rintracciato e catturato il latitante Antonino Trentuno, classe 1994, elemento di spicco del gruppo di “San Cocimo” della famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano.
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Il conducente del mezzo su cui viaggiava il Trentuno veniva tratto in arresto per il reato di favoreggiamento mentre il latitante, espletate formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale. Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto a bordo dell’auto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta.
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L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della Polizia Stradale ha indotto gli operanti ad approfondire i controlli sull’auto e sull’effettiva identità dei fermati. Le condotte illecite venivano poste in essere secondo meccanismi ben rodati e consolidati, a volte anche in presenza o addirittura con il coinvolgimento materiale di bambini Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto viaggiava con una carta di identità falsa…
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Vibo Valentia – Arrestato latitante siciliano in Calabria. Il conducente del mezzo su cui viaggiava è stato arrestato per il reato di favoreggiamento mentre il latitante, espletate formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della Polizia Stradale ha indotto gli operanti ad approfondire i controlli sull’autovettura e sull’effettiva identità dei fermati.
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Il latitante Antonio Trentuno, di 28 anni, ritenuto elemento di spicco del gruppo di San Cocimo della famiglia Santapaola-Ercolano di Catania, è stato arrestato a Vibo Valentia dai carabinieri del nucleo investigativo e dagli agenti della squadra mobile della città etnea. I due sono stati condotti negli uffici della squadra mobile. I poliziotti, in collaborazione con i carabinieri di Catania, sono riusciti ad accertare la reale identità del latitante siciliano…
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“Quadrilatero”, eseguita il 20 settembre 2021 dai Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa. Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta. Le condotte illecite venivano poste in essere secondo meccanismi ben rodati e consolidati, a volte anche in presenza o addirittura con il…
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Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo ha accertato che il soggetto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta. L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della Polizia Stradale ha indotto gli operanti ad approfondire i controlli sull’autovettura e sull’effettiva identità dei fermati. Il conducente del mezzo su cui viaggiava Antonio Trentuno è stato tratto in arresto per…
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Tony Trentuno è considerato un uomo di vertice del gruppo di San Cocimo di Cosa nostra. Quell’inchiesta ha documentato le tre ‘fiorenti’ piazze di spaccio che sarebbe state messe in piedi nella zona di “San Cocimo’ (piazza Machiavelli a Catania), storica roccaforte di Maurizio Zuccaro, uomo di vertice di Cosa nostra catanese Tony Trentuno, genero di Lorenzo Saitta ‘u scheletro e ai vertici del gruppo di San Cocimo, è stato arrestato.
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Il latitante Antonio Trentuno, di 28 anni, ritenuto elemento di spicco del gruppo di San Cocimo della "famiglia" Santapaola-Ercolano, è stato arrestato a Vibo Valentia da carabinieri del nucleo investigativo di Catania e da agenti della polizia della squadra mobile della locale Questura. I poliziotti, in collaborazione con i carabinieri di Catania, sono riusciti ad accertare la reale identità del latitante siciliano che è stato arrestato assieme al suo fiancheggiatore accusato di…
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Gli approfondimenti investigativi, svolti in stretta sinergia con i militari del Reparto Operativo dei Carabinieri di Catania, nel frattempo portatisi in quel centro nell’ambito di un predisposto servizio teso alla cattura dello stesso, consentivano di appurare la reale identità del latitante siciliano. Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo ha accertato che il giovane viaggiava "con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass…
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I due sono stati condotti negli uffici della squadra mobile. La sua latitanza è stata monitorata, da carabinieri del reparto operativo del capoluogo etneo in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia che ne hanno individuato la presenza tra l'Albania e la Grecia e il rientro in Sicilia. Ieri la polizia stradale di Vibo Valentia, tra gli svincoli di Pizzo e Sant'Onofrio dell'autostrada…
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I poliziotti, in collaborazione con i carabinieri di Catania, sono riusciti ad accertare la reale identità del latitante siciliano che è stato arrestato assieme al suo fiancheggiatore accusato di favoreggiamento personale. Le condotte illecite venivano poste in essere secondo meccanismi ben rodati e consolidati, a volte anche in presenza o addirittura con il coinvolgimento materiale di bambini Il latitante Antonio Trentuno, di 28 anni, ritenuto elemento di spicco del gruppo di San Cocimo della ‘famiglia’…
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Quindi, meglio fare il pieno prima che gli aumenti possano diventare insostenibili” Ora questa psicosi ha portato all’assalto dei prodotti di prima necessità, a partire dagli alimentari. Negli ultimi due giorni sono state registrate lunghe file di autovetture nei distributori di carburante, molti dei quali hanno esposto il cartello con benzina e diesel esauriti. – Prima l’assalto ai distributori di carburante, ora quello ai supermercati.
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I retroscena della cattura di Tony Trentuno, il nuovo boss di San Cocimo. VIBO VALENTIA – Occhialini sul naso, barbetta, giacca a vento nera e aria da bravo ragazzo. Tony Trentuno, ieri pomeriggio, viaggiava su una Lancia Y presa a noleggio con un vibonese “già noto alle forze dell’ordine”. Dalle indagini avevano già avuto contezza del rientro in Italia del latitante e della sua ‘intenzione’ di tornare in Sicilia.
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