Arresto del boss della mafia turca in Italia

Un'operazione congiunta delle forze dell'ordine italiane e dell'Interpol ha portato all'arresto del presunto boss della mafia turca, Baris Boyun, e di altre 17 persone appartenenti al suo clan criminale. L'operazione si è svolta alle prime luci dell'alba in un appartamento a Bagnaia, una frazione di Viterbo.

Dettagli dell'operazione

La task force ha fatto irruzione nell'appartamento dove Boyun, un 40enne di origini curde, sembrava stesse da tempo agli arresti domiciliari. Intorno alle 5:30, gli agenti hanno portato via Boyun, presumibilmente per condurlo a Milano.

Accuse e mandato d'arresto

Contro Boyun era stato emesso un mandato d'arresto europeo per i reati di omicidio, lesioni, minacce, partecipazione ad un'associazione per delinquere e traffico d'armi. Tra le accuse rivolte a lui e alla sua rete criminale, composta da 18 persone di origine turca residenti in Italia, Svizzera, Germania e Turchia, figurano anche banda armata con finalità di terrorismo, attentato terroristico e omicidio.

Conseguenze dell'operazione

Con l'arresto di Boyun e degli altri membri del clan, la Procura di Milano ha smantellato una rete criminale che aveva radici in diverse città europee e italiane, tra cui la provincia di Viterbo. Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara, è considerato il presunto capo della mafia turca. La sua cattura rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato.

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