Rivista Studio 20/07/2021
[…] Il lavoro di Cronenberg è piuttosto nel mio Dna», così come le fotografie di Nan Goldin, «spietata, sincera, cruda, la amo». Sono una persona, regista, faccio film perché sono io, non perché sono una donna. Durante la pandemia, immaginava le strade riempirsi di zombie mentre noi ce ne stavamo rinchiusi delle case a osservarli dalla finestra, sprangando le porte Come ha spiegato nelle pochissime interviste che circolano sul proprio conto, Julia Ducournau è attratta dalle mutazioni.
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