Tensioni tra Hamas e Israele: si discute una proposta di tregua

Dopo un periodo di conflitto protratto per oltre sei mesi, la situazione tra Hamas e Israele rimane complessa e tesa. Recentemente, Hamas ha annunciato di aver ricevuto una risposta da Israele in merito alla proposta di tregua avanzata attraverso la mediazione di Egitto e Qatar. Khalil al-Hayya, vice capo del braccio politico di Hamas a Gaza, ha confermato che la risposta israeliana è attualmente al vaglio del gruppo, che si trova in Qatar per le discussioni.

Raid aerei su Rafah: le vittime

In tre distinti attacchi aerei israeliani che hanno colpito Rafah, città a sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto, sono state uccise almeno 22 persone, tra cui sei donne e cinque bambini. Mahmoud Abu Taha, parente di una delle vittime, ha raccontato come la sua casa sia stata bombardata mentre tutti dormivano.

Governo israeliano: divisioni interne

Alcuni ministri israeliani hanno minacciato di lasciare il governo mentre il Paese negozia un accordo per la liberazione degli ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas e prepara un'offensiva di terra a Rafah. Questa situazione sta aumentando ulteriormente la pressione sul primo ministro Benjamin Netanyahu, che deve gestire le crescenti tensioni interne e le preoccupazioni internazionali sulla guerra a Gaza.

Priorità del ministro Gantz: il rilascio degli ostaggi

Il ministro del Gabinetto di Guerra, Benny Gantz, il cui partito di Unità Nazionale si è unito al governo pochi giorni dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre che ha innescato i combattimenti in corso, ha affermato che, sebbene un'operazione dell'esercito a Rafah "sia importante nella lunga lotta contro Hamas, il ritorno a casa dei nostri ostaggi - abbandonati dal governo il 7 ottobre - è urgente e di ben maggiore importanza".

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