Il mistero dell'auto di Giambruno: tra equivoci e indagini

Nella notte tra il 30 novembre e l'1 dicembre, due uomini sono stati avvistati fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, a Roma. Questi individui, inizialmente identificati come ladri d'auto, sono stati successivamente sospettati di essere agenti segreti dell'Aisi, l'Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna italiana.

Indagini in corso

La procura di Roma ha avviato un'indagine per fare luce sulla vicenda. Per mesi, magistrati, poliziotti e vertici dei servizi segreti hanno lavorato per venire a capo della vicenda, che oscilla tra una commedia degli equivoci e un giallo politico-istituzionale.

Il ruolo dell'Aisi

L'Aisi ha fornito una versione degli eventi, per poi modificarla. Secondo alcune voci, gli agenti segreti avrebbero tentato di piazzare microspie sull'auto del compagno di Giorgia Meloni. Tuttavia, questa ipotesi è stata smentita da Mantovano, che ha affermato: "I Servizi non c'entrano, la presidente non ha mai corso rischi".

Il punto di vista del quotidiano Domani

L'articolo pubblicato sul quotidiano Domani, diretto da Emiliano Fittipaldi, ha sollevato ulteriori dubbi sulla vicenda. Il pezzo, scritto da Fittipaldi insieme all'inviato Nello Trocchia, ha alimentato le speculazioni sul coinvolgimento dei servizi segreti, ma ha anche ricevuto una secca smentita.

La vicenda dell'auto di Giambruno rimane avvolta nel mistero. Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo