L'Italia affronta il deficit: previsioni invariate nonostante il rialzo del rapporto Deficit/Pil

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente annunciato che l'aumento delle stime Istat sul rapporto Deficit/Pil 2023 dell'Italia al 7,4%, il più alto nell'Unione Europea, non modificherà le previsioni contenute nel Documento di Economia e Finanza (Def). Questa dichiarazione è stata fatta durante un'audizione a Montecitorio.

Il contesto

Il contesto attuale è incerto e il quadro programmatico sarà illustrato entro l'estate. Il rialzo del deficit 2023 è dovuto principalmente ai costi del Superbonus, che hanno portato il deficit al 7,4% del pil. Questa situazione rende praticamente inevitabile la procedura d'infrazione Ue, rendendo ancora più stretta la strada del governo per passare dallo scenario tendenziale descritto nel Def a una legge di Bilancio.

Le sfide future

Il governo dovrà trovare 20 miliardi solo per rinnovare le misure già in vigore, a partire dal taglio del cuneo fiscale e Irpef a tre aliquote. Nonostante queste sfide, il ministro dell'Economia rimane ottimista e sostiene che le previsioni contenute nel Def rimarranno invariate.

I dati Istat

Secondo i dati pubblicati dall'Istat, nel 2023 il deficit netto delle Amministrazioni Pubbliche è stato pari al 7,4% del Prodotto Interno Lordo, in diminuzione di circa 13,8 miliardi rispetto al 2022, quando si era attestato all'8,6% del Pil. Questi dati sono stati trasmessi alla Commissione Europea.

Nonostante l'aumento del rapporto Deficit/Pil, il ministro dell'Economia assicura che le previsioni economiche per l'Italia rimarranno invariate. Il futuro, tuttavia, rimane incerto e il governo dovrà affrontare diverse sfide per mantenere la stabilità economica del paese.

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