Superbonus, tensioni nel governo e cambiamenti nelle compensazioni

Il Superbonus, un incentivo economico del governo italiano, ha recentemente causato tensioni all'interno del governo stesso. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha acceso la miccia dello scontro interno affermando che la proposta del Superbonus è una proposta del ministro dell'Economia, Giorgetti, e non del governo, poiché lui non è mai stato consultato.

Tensioni tra i partiti della maggioranza

Dopo gli allarmi delle banche e delle imprese, il Superbonus ha alimentato tensioni tra gli stessi partiti della maggioranza. Questo era già accaduto alla fine dello scorso anno con gli stessi protagonisti e sullo stesso tema. Da un lato, il ministro degli esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, difende le posizioni del mondo delle imprese. Dall'altro lato, il ministro dell'Economia Giorgetti è preoccupato della tenuta dei conti pubblici.

Cambiamenti nelle compensazioni

Il Superbonus ha subito alcuni cambiamenti significativi. Le compensazioni con i contributi previdenziali e Inail sono state eliminate. Le detrazioni saranno distribuite in dieci anni, ma a partire dal 2025. Inoltre, lo spalmacrediti su dieci anni riguarderà i crediti acquistati dalle banche a prezzo troppo basso (intorno al 70%). Questi sono i contenuti del maxi emendamento del governo al dl 39/2924, consegnato nella tarda serata in commissione finanze.

Questi sviluppi rappresentano un momento cruciale per il futuro del Superbonus e per l'equilibrio all'interno del governo italiano. La situazione è in continua evoluzione e merita di essere monitorata attentamente.

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