Gaza, raid israeliani su Rafah: uccisi 14 bambini. Ruspe scavano tra le macerie 21 aprile 2024 Almeno 18 palestinesi, tra cui 14 bambini, sono stati uccisi all'alba di domenica in una serie di attacchi aerei e di artiglieria israeliani. Colpite diverse case nella città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. In uno degli attacchi distrutta una famiglia: morto un uomo, sua moglie e il loro bambino di 3 anni.
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Un miracolo tra le rovine - la nascita di Sabreen
In mezzo alla tragedia di Gaza, una storia di speranza e resistenza emerge. Sabreen, una neonata palestinese, è venuta al mondo pochi minuti dopo la morte cerebrale di sua madre, vittima di un bombardamento israeliano.
Il tragico evento
La madre di Sabreen viveva in un palazzo di Rafah, una città nella Striscia di Gaza. Il palazzo è stato colpito e distrutto da un jet dell'aviazione israeliana. Questo bombardamento, uno dei tanti che hanno colpito edifici abitati solo da civili, ha causato la morte di un'intera famiglia.
La nascita di Sabreen
Nonostante la tragedia, i medici dell'ospedale degli Emirati sono riusciti a far nascere Sabreen, grazie a un intervento cesareo. La piccola è arrivata alla 30esima settimana di gestazione, diventando orfana non solo della madre, ma dell'intera famiglia. Il padre Shoukri e la sorella di tre anni Malak sono stati sterminati dal bombardamento.
La storia raccontata
La storia di Sabreen è stata raccontata dal Guardian e da Sky News britannico. Nonostante l'inferno della guerra e della sopraffazione, storie come quella di Sabreen ci ricordano la resilienza e la speranza che persistono anche nelle circostanze più tragiche. Sabreen, nonostante sia nata orfana, è un simbolo di resistenza e di vita che continua nonostante tutto.
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