Michele Emiliano, governatore della Puglia, rinvia l'audizione con la commissione antimafia

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha comunicato la sua indisponibilità per l'audizione in programma giovedì 2 maggio alle 10.30 con la Commissione parlamentare Antimafia. Emiliano ha richiesto di essere convocato a partire dal 10 maggio, citando impegni precedentemente esposti in una lettera inviata il 24 aprile.

Un braccio di ferro

La situazione si è trasformata in un braccio di ferro tra Emiliano e la commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo. Nonostante Emiliano abbia espresso la volontà di presentarsi davanti alla commissione, ha insistito sulla necessità di scegliere la data dell'audizione.

Il caso giudiziario in Puglia

L'audizione è stata richiesta in seguito alle accuse di condizionamenti mafiosi che hanno travolto la giunta regionale. Tra i coinvolti ci sono un'assessora, Anita Maurodinoia, che ha rassegnato le dimissioni perché il marito è stato arrestato, e un ex assessore, Alfonso Pisicchio, attualmente ai domiciliari. La situazione ha portato alla decapitazione di alcune direzioni generali.

La risposta di Emiliano

Emiliano ha risposto alle accuse sostenendo che sarebbe stato "inopportuno" partecipare all'audizione. Questa posizione ha suscitato ulteriori tensioni con la commissione Antimafia, alimentando un dibattito acceso tra fonti anonime e contrasti ufficiali.

La questione rimane aperta e la data dell'audizione di Emiliano rimane da definire. Nel frattempo, la sfida di nervi tra il governatore e la commissione Antimafia continua.

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