La candidatura di Vannacci divide la Lega

La candidatura del generale Roberto Vannacci alle prossime elezioni europee ha suscitato reazioni contrastanti all'interno della Lega. Matteo Salvini, segretario del partito, ha espresso pieno sostegno a Vannacci, ma non tutti i membri del partito sembrano condividere la sua opinione.

Critiche interne alla Lega

Paolo Grimoldi, ex parlamentare e sottosegretario, ha espresso apertamente il suo dissenso in un'intervista rilasciata ad Huffpost. Secondo Grimoldi, la Lega con Salvini non è più un partito politico, ma è diventato un cartello elettorale che candida chiunque per mettere insieme voti. Ha definito Vannacci un "paracadutista", criticando la decisione di candidarlo in tutte le circoscrizioni.

Il punto di vista del ministro della Difesa

Dall'altra parte, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato in maniera sarcastica la candidatura di Vannacci, definendola una "scelta win-win". Secondo Crosetto, Vannacci sarà certamente eletto e le istituzioni europee potranno beneficiare del suo contributo di idee e valori. Ha inoltre affermato che la presenza di Vannacci aiuterà elettoralmente la Lega.

La candidatura di Vannacci rappresenta quindi un punto di frizione all'interno della Lega. Mentre alcuni membri vedono in lui una risorsa preziosa per il partito, altri lo considerano un simbolo di un cambiamento negativo nella natura del partito. Sarà interessante vedere come questa dinamica influenzerà le prossime elezioni europee.

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