Scandalo in Puglia: Emiliano accusato di aver avvertito Pisicchio dell'inchiesta

Alfonso Pisicchio, ex assessore regionale della Puglia e fino a due settimane fa a capo dell’Arti, l’agenzia regionale per l’innovazione e la tecnologia, è stato arrestato. La domanda che tutti si pongono è: chi lo ha avvertito dell'imminente arresto? E perché ha deciso di dimettersi la mattina del 10 aprile, poche ore prima che gli venisse notificata l’ordinanza di custodia cautelare per corruzione e truffa?

Il mistero delle dimissioni

Quel giorno in molti si sono chiesti perché Pisicchio avesse deciso di dimettersi. Le indagini su di lui avevano ripreso slancio e le tempistiche sospette che lo scorso 10 aprile hanno visto l'ex braccio destro del governatore lasciare la carica di commissario dell'agenzia Arti e poi finire, in serata, ai domiciliari, con l'accusa di corruzione, hanno sollevato molti dubbi.

La chat Emiliano-Pisicchio

Un elemento che ha attirato l'attenzione è lo scambio di messaggi tra Michele Emiliano e Alfonso Pisicchio, avvenuto il giorno dell’arresto di quest’ultimo. C’è stata una fuga di notizie dalla Procura di Bari di cui Emiliano era informato? Il presidente della Regione Puglia, secondo le ricostruzioni dell’interrogatorio di Pisicchio davanti al gip, avrebbe saputo prima degli sviluppi di un’inchiesta a carico di Pisicchio.

Le richieste di dimissioni

La destra chiede le dimissioni di Emiliano per la presunta fuga di notizie sull'inchiesta Pisicchio. Secondo l'interrogatorio di Pisicchio, Emiliano avrebbe saputo prima degli sviluppi di un’inchiesta a carico di Pisicchio, per cui gli avrebbe chiesto di dimettersi dall’incarico che ricopriva come presidente dell’Agenzia per l’innovazione della Puglia (Arti), o altrimenti gli avrebbe revocato l’incarico.

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