Operazione contro la contraffazione di euro a Napoli

Un'operazione di vasta portata è stata condotta dai carabinieri a Napoli, culminata con l'arresto di 63 persone. Queste persone sono accusate di aver diffuso in tutta Europa, e in particolare in Francia, circa 60 milioni di euro contraffatti. Le banconote da 50 e 100 euro erano di pregevole fattura e sono state prodotte da una banda di falsari legata al clan Mazzarella di Napoli.

Il clan e le sue operazioni

Il clan Mazzarella è noto per le sue attività illecite, tra cui la produzione e la vendita di banconote false. Le indagini della Procura di Napoli hanno rivelato che le banconote contraffatte dal cosiddetto 'Napoli Group' erano di qualità talmente alta da ingannare gli stessi produttori. In un'occasione, infatti, i produttori sono stati pagati con soldi falsi da loro stessi realizzati.

Gli arresti e le accuse

L'operazione ha portato all'arresto di 62 persone, mentre a 63 sono state notificate misure cautelari. Tra gli arrestati, 48 sono finiti in carcere. Sono accusati di aver venduto valuta in euro contraffatta sia in Italia che all'estero. Di questi, 13 sono accusati di essere legati al clan Mazzarella. Uno degli indagati è stato fermato in Francia dal personale del locale Office Central pour la Repression du Faux Monnayage.

La contraffazione e il suo costo

Per avere 100 euro falsi bastava spenderne 10 veri. Questo dettaglio emerge dalle indagini e mostra l'entità del fenomeno della contraffazione. La diffusione di banconote false non solo danneggia l'economia, ma alimenta anche le casse del clan camorristico Mazzarella. L'operazione condotta dai carabinieri rappresenta quindi un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla contraffazione.

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