Nuova Caledonia, Nuova Zelanda invia aereo per evacuare i cittadini 21 maggio 2024 La Nuova Zelanda ha inviato un aereo in Nuova Caledonia per evacuare i propri cittadini dopo le rivolte esplose nell'arcipelago del Pacifico, territorio d'oltremare francese, contro una riforma elettorale approvata a Parigi. Il velivolo ha prelevato 50 neozelandesi nella capitale Noumea, teatro di disordini e dove la Francia ha inviato un migliaio di gendarmi per riportare la sicurezza dopo che gli indipendentisti…
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La Francia ha accusato l'Azerbaijan di sostenere i movimenti indipendentisti e diffondere disinformazione in Nuova Caledonia, in un contesto di tensioni geopolitiche più ampie PUBBLICITÀ Nonostante la distanza geografica e culturale tra l'Azerbaijane la Nuova Caledonia, l'accusa della Francia di uncoinvolgimento di Baku nell'insurrezione delle popolazioni locali, è radicata in una più complessa rete di tensioni storiche, politiche e diplomatiche.
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NOUMEA – La polizia francese, nel tentativo di ristabilire l'ordine nel territorio insulare della Nuova Caledonia, dopo giorni di disordini che hanno provocato vittime, ha rimosso decine di barricate che bloccavano la strada principale che collega l'aeroporto alla capitale, Noumea. Circa 60 barricate erette dai manifestanti lungo la strada, lunga 60 chilometri, sono state smantellate, ma la strad…
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Una riforma costituzionale del 2007 aveva disposto che le liste elettorali per le elezioni provinciali nell’arcipelago fossero «congelate» rispetto a quelle del 1998: non possono essere riviste di anno in anno in funzione dei cambiamenti di residenza della popolazione. Una regola che limita il diritto di voto a coloro che vivevano in Nuova Caledonia prima del 1998. Chi è arrivato nei successivi 26 anni (per l'appunto, in gran parte francesi) non può esprimere le proprie preferenze.
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La Nuova Caledonia, territorio d'oltremare francese nel Pacifico meridionale, è nella morsa di una violenza senza precedenti da 40 anni, che ha provocato sei morti in sei giorni, a causa di una riforma elettorale votata a Parigi che ha fatto arrabbiare i separatisti.
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Fin qui la cronaca. Resta il fatto che la storica contrapposizione fra i discendenti dei nativi kanak (che aspirano all’indipendenza) e i discendenti dei colonizzatori (che vogliono restare parte della Francia) è rimasta sotto-traccia negli ultimi decenni, ma i motivi di risentimento nei confronti dei secondi non sono mai venuti a mancare. Era dagli anni Ottanta che non si registravano scontri così cruenti (nel 1988 morirono 19 kanak e 2 militari nell’assalto alla grotta di Ouvéa), ma se è vero che da allora 3 referendum hanno ribadito…
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La situazione resta molto tesa in Nuova Caledonia, l’arcipelago a 17mila km da Parigi che da lunedì è in agitazione, in seguito al voto dell’Assemblée nationale che apre la porta a una riforma costituzionale per «scongelare» le liste elettorali e aprire il diritto al voto ai cittadini nati dopo il 1998 e ai residenti da almeno 10 anni. La rivolta dei kanak, la popolazione autoctona che si sente sempre più emarginata, mette in avanti un’altra legittimità, che esclude l’eredità coloniale.
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