Ma se la mancata comunicazione prevedeva finora solo una sospensione temporanea per l’invio di pratiche telematiche al Registro imprese, ora invece può comportare una sanzione pecuniaria. Tutte e imprese sono invitate quindi a verificare il corretto funzionamento del proprio domicilio digitale (ex PEC) ed a controllarne la corretta iscrizione al Registro delle imprese. L’iscrizione o la variazione della propria PEC nel Registro Imprese non costa nulla…
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La comunicazione del domicilio digitale è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria. Dal 1° ottobre scatta per tutte le aziende e i professionisti l’obbligo di comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata attivo e univocamente riconducibile all’impresa. Nell’ambito della progressiva digitalizzazione, il domicilio digitale sostituisce in sostanza o il proprio domicilio fiscale e viene usato dalla Pubblica Amministrazione per…
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La comunicazione del domicilio digitale è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria. L’obbligo vale per società e imprese individuali ed è previsto nel Decreto Semplificazioni, convertito in legge dalla Camera lo scorso 11 settembre. Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la pubblica amministrazione, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali.
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Tutte le imprese dovranno dotarsi di un indirizzo Pec, che funzionerà come un vero e proprio “domicilio digitale” senza il quale non si potrà essere regolarmente iscritti al Registro Imprese della Camera di Commercio. Dal primo ottobre 2020 scatta l'obbligo di attivazione del "domicilio digitale" che impone la comunicazione al registro imprese. "Comunicare il proprio domicilio digitale all’ente camerale - prosegue la nota - sarà…
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Se un cittadino o una impresa hanno un domicilio digitale, quindi, possono chiedere l’invio a tale domicilio di tutte le comunicazioni da parte di Enti Pubblici. Ecco alcune informazioni utili su cosa è il domicilio digitale, a cosa serve e come fare la procedura. Domicilio digitale: come farne uno. Il domicisio digitale, in buona sostanza, è un “indirizzo di recapito certificato“. Come comunicare il domicilio digitale al Registro Imprese.
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Le imprese che dopo il 1° ottobre non avranno comunicato la Pec, oltre al pagamento della sanzione amministrativa, si vedranno assegnare d’ufficio un nuovo e diverso domicilio digitale. Di fatto, le aziende, al momento, sono tenute a comunicare solo la propria PEC. Imprese, come comunicare il proprio domicilio digitale. L’iscrizione del domicilio digitale nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono totalmente gratuite.
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Entro il 1° ottobre 2020 imprese e professionisti devono comunicare, a pena di sanzioni, il proprio indirizzo digitale presso il Registro delle imprese o l'Ordine e/o Collegio di appartenenza. La mancata comunicazione comporterà l'assegnazione d'ufficio di un nuovo e diverso domicilio digitale e l'irrogazione di una sanzione amministrativa come prevista dall'art. Imprese e professionisti, se non vogliono incorrere nelle sanzioni previste dal decreto Semplificazioni, hanno…
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Posta elettronica certificata o PEC. Obbligo di comunicazione al Registro delle imprese se no dal 1° ottobre 2020 multe salate per le imprese che non hanno ancora notificato il proprio domicilio digitale. A stabilirlo è ilconvertito nella Legge n. 120 dell'11 settembre 2020.Possedere un…
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I professionisti possono verificare la presenza del proprio domicilio digitale sul'Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta certificata gestito dal Ministero dello Sviluppo economico INI- PEC (https://www.inipec.gov.it/ordini-e-collegi/cerca-pec-ordini). Gli ordini e collegi pubblicano un elenco riservato consultabile in via esclusiva telematicamente dalle PA e contente i dati identificativi degli iscritti e il loro domicilio digitale.
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Con una precisazione, comunque, sottolineata più volte in questi giorni dall’ente camerale: nessuna comunicazione è dovuta se l’impresa ha già iscritto un indirizzo Pec valido, attivo e nella sua disponibilità esclusiva. L’obbligo di Pec esisteva già da alcuni anni e la comunicazione era dovuta, ma ora possono scattare multe. Servizio su La Guida di giovedì 1° ottobre, disponibile in edizione cartacea e digitale.
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Ma se la mancata comunicazione prevedeva finora solo una sospensione temporanea per l’invio di pratiche telematiche al Registro imprese, ora invece può comportare una sanzione pecuniaria. L’iscrizione o la variazione della propria PEC nel Registro Imprese non costa nulla: si tratta di adempimenti gratuiti, esenti da bolli, diritti, tariffe. Entro il 1° ottobre ogni impresa dovrà aver comunicato al Registro delle Imprese il proprio domicilio digitale (PEC) attivo e univocamente riconducibile all’impresa stessa.
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La volontà di fornire l’automobilista di un indirizzo di posta certificata dovrebbe ridurre al minimo i ricorsi degli automobilisti e abbattere i tempi per quanto riguarda il ritiro delle multe. Questa informazione verrà poi condivisa e immagazzinata all’interno del database della Motorizzazione e verrà ovviamente sfruttata per inviare le sanzioni. In questi giorni si sta valutando una proposta piuttosto importante per quanto riguarda il Codice della strada: rendere obbligatoria la PEC per pagare…
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Che cosa è il Domicilio digitale. Il domicilio digitale, come descritto dalle definizioni del CAD (art. Va precisato che per le persone fisiche il domicilio digitale, una volta comunicato, vale non solo per la propria attività di imprenditore o professionista, ma anche per gli aspetti personali della propria vita. Non è previsto, stranamente, alcun obbligo per i professionisti non iscritti a Ordini o Collegi, che quindi possono continuare a non avere una PEC.
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La comunicazione del domicilio digitale è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria. Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la Pubblica amministrazione, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali. Entro il 1° ottobre tutte le aziende devono comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale (PEC) attivo e univocamente riconducibile all’impresa.
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Il concetto di domicilio digitale entrerà quindi in vigore e l’unico modo per certificarlo in Italia è con una mail PEC. Solo così la propria ditta potrà essere iscritta nel Registro Imprese della Camera di Commercio. Comunicare la propria mail PEC al Registro delle Imprese è semplicissimo, sarà sufficiente infatti inviare una mail certificata all’indirizzo ipec-registroimprese.infocamere.it. All’interno del DL si legge: “il professionista che non comunica il proprio domicilio…
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29 novembre 2008, n. 185, cosiddetto Decreto Anticrisi, come novellato dal Decreto Semplificazioni) dovrà comunicare, sempre entro il 1° ottobre 2020, il proprio domicilio digitale al proprio ordine o collegio. Come verificare l’iscrizione del domicilio digitale al registro delle imprese. Il titolare o il legale rappresentante dell’azienda hanno diverse possibilità per verificare la corretta comunicazione del domicilio digitale presso il Registro delle imprese.
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Per un pronto adeguamento alle nuove disposizioni è necessario dunque per le imprese verificare tempestivamente il corretto funzionamento del proprio domicilio digitale (ex PEC) e controllare che lo stesso sia correttamente iscritto nel Registro Imprese. La pratica di comunicazione/variazione del domicilio digitale (ex PEC) al Registro Imprese è gratuita (esente da imposta di bollo e diritti di segreteria).
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Entro il 1° ottobre tutte le aziende devono comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale (PEC) attivo e univocamente riconducibile all'impresa. Conto alla rovescia per la regolarizzazione della Posta elettronica certificata delle imprese. Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la Pubblica amministrazione, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per…
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Al momento non sono invece previste sanzioni per le imprese alla prima registrazione, per le quali, in caso mancassero le indicazioni del domicilio digitale, verrà attuata soltanto una sospensione della domanda che dovrà essere poi completata tramite la comunicazione dei dati integrativi necessari. L’obbligo della pec nel nostro paese era già attivo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali, ma finora la mancata comunicazione di questi dati prevedeva solo la sospensione…
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Un obbligo in realtà già in vigore dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali. Per rendere nota la propria casella di Posta Elettronica Certificata al Registro delle Imprese non è necessario affrontare alcun esborso economico: la pratica è esente da imposta di bollo e da diritti di segreteria. Ancora due giorni, poi entro l’1 ottobre tutte le aziende italiane dovranno aver comunicato per via telematica al Registro delle Imprese il proprio indirizzo PEC.
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Come ogni semplificazione che si rispetti, anche l'omonimo decreto porta con sé il proprio fardello di complicanze, alcune anche costose. Tra le altre novità in vigore dal primo ottobre si registra anche l'aumento applicato a colf e badanti il cui contratto nazionale è stato rinnovato tre settimane fa. È il caso dell'obbligo di posta elettronica certificata (Pec) cui dal primo ottobre, cioè da dopodomani, «tutte le imprese, già costituite in forma societaria» dovranno assolvere «se non hanno già provveduto a tale…
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Pec, dal 1 Ottobre obbligatoria per le aziende. A tutte le aziende che partire dall’1 Ottobre 2020 risulteranno prive di Pec, verrà assegnato automatico un domicilio digitale. Leggi anche: Inps, adesso è ufficiale: dal 1 Ottobre Spid obbligatorio. Pec, dal 1 Ottobre obbligatoria: multe per chi non la possiede. Fino a questo momento però, vi era stata l’assenza di una comunicazione ufficiale a riguardo che costringesse realmente le aziende a prendere possesso di una Pec.
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Cosa succede se non ho un domicilio digitale? Fondamentalmente, per tutte le imprese già esistenti, basta consultare il registro imprese e verificare la presenza della PEC fra i dati. Domicilio digitale e PEC: sono la stessa cosa. Il Decreto Semplificazioni ha introdotto un nuovo obbligo per le imprese e i professionisti: la comunicazione al Registro delle Imprese o agli Ordini professionali o Collegi di appartenenza del domicilio digitale.
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Entro il 1° ottobre 2020 tutte le imprese devono comunicare al Registro delle Imprese il proprio domicilio digitale, se ancora non hanno provveduto a farlo. Entro il 1° ottobre tutte le imprese devono avere una PEC, che quindi diventa obbligatoria. PEC obbligatoria col Decreto Semplificazioni, la scadenza del 1° ottobre 2020 è da cerchiare in rosse per le società e le imprese individuali: se non vengono rispettati i nuovi adempimenti si va incontro…
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Dal 1° ottobre le imprese senza un indirizzo di posta elettronica certidicata (Pec) rischiano sanzioni oltre i 2 mila euro. Ma il "domicilio digitale", riporta Ipsoa, non comprende solo la Pec. Ma finora la mancata comunicazione prevedeva solo una sospensione temporanea per l'invio di pratiche telematiche al Registro imprese. E la deroga alle sanzioni, prevista dal decreto semplificazioni, grazia soltanto le aziende alla prima iscrizione al Registro delle imprese.
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Secondo quanto previsto dal Decreto Semplificazioni chi non adempie rischia una sanzione da circa 200 fino a 2.064 euro per le società e da 30 a circa 1.500 euro per le imprese individuali. Inoltre, sempre per chi non provvede all'apertura di un indirizzo di posta certificata, è prevista l'assegnazione d'ufficio di un domicilio digitale da parte della Camera di Commercio
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Ci sono anche oggi 28 settembre alcune segnalazioni significative, per quanto concerne i problemi Aruba riscontrati con la PEC e la webmail, con difficoltà che potrebbero presentarsi già in fase di login. Un ulteriore contributo informativo sui problemi Aruba con webmail e PEC lo potrete trovare su Down Detector, con cui in questi minuti è possibile notare un’improvvisa impennata delle segnalazioni poco dopo le 9. Focus sui problemi Aruba con PEC e webmail con login da oggi 28 settembre.
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Il decreto semplificazioni, convertito nella legge 120 dell'11 settembre scorso, fissa infatti al 1° ottobre il termine entro il quale tutte le aziende che ancora non lo hanno fatto devono comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale (PEC) attivo e univocamente riconducibile all'impresa. - Ancora pochi giorni e per le imprese sarà necessario avere una Pec o - in senso più ampio - un "domicilio digitale" per svolgere la…
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Obbligo di Pec, da ora scattano le multe per chi non è in regola. Per gli inadempienti scatterà la multa compresa tra i 206 e i 2.064 euro per le società, tra i 30 e i 1.548 euro per le imprese individuali. La comunicazione del domicilio digitale è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria. Entro il primo ottobre tutte le aziende devono comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale, la Pec, attivo e univocamente riconducibile all’impresa.
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Le imprese che hanno già iscritto nel Registro Imprese un indirizzo Pec valido, attivo e nella loro disponibilità esclusiva non devono fare nessuna comunicazione alla Camera di Commercio competente. Le società hanno l’obbligo della Posta elettronica certificata dal 2008 mentre le ditte individuali dal 2012 per facilitare i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Le aziende hanno l’obbligo di comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio domicilio…
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