Come si può notare, dunque, il sistema non richiede alcun tipo di pagamento: «Il ristorante ottiene il 100% delle vendite – si legge –. Al cliente non resterà dunque che consultare la mappa stessa, cliccare sul ristorante prescelto e accedere al link indicato nella relativa scheda. Oltreoceano, non a caso, il meccanismo è stato già ribattezzato «dining bond». Obiettivo: sostenere i ristoratori in un momento di estrema difficoltà per la categoria.
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Altri ancora, invece, hanno fatto ricorso a conoscenze finaziarie dando vita ai cosiddetti dining bond, dei “contratti d’acquisto” che danno diritto a cenare o pranzare non appena l’attività riprenderà. Lo stesso modello, però, sta trovando terreno fertile anche in Italia, dove centinaia di ristoranti e tavole calde stanno attivando i dining bond. A causa del lockdown legato all’epidemia da COVID-19, infatti, ristoranti, tavole calde e fast food sono stati costretti a chiudere i…
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I bond sono emessi da questi ultimi e non dal sito, che funge solamente come mappa per individuare nel mondo i punti vendita aderenti. Alberghi, ristoranti, bar e pub sono in piena crisi e, a parte i primi, persino chiusi e impossibilitati a lavorare. Nessuno oggi è in grado di assicurare quando il ristorante potrà riaprire, né se potrà più farlo. Ma bisogna già programmare il futuro, che non si annuncia né facile e né certo, almeno sui tempi.
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«L'arma vincente - spiega il vicedirettore della Fipe, Luciano Sbraga - è la fidelizzazione acquisita nel tempo dal ristoratore che ripaga, ne siamo certi». Insomma. un paga oggi a prezzo scontato il pasto che consumerai domani. nella logica dei voucher regalo. Facendo una scommessa sulla futura riapertura del tuo ristorante preferito, una volta passata l'emergenza da coronavirus. Il Dining Bond può essere acquistato per sè o…
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