Rivolta in Nuova Caledonia: Macron dichiara lo stato di emergenza

La Nuova Caledonia, territorio francese del Pacifico del Sud, è stata dichiarata in stato di emergenza dal presidente Emmanuel Macron. Negli ultimi tre giorni, violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine hanno causato la morte di cinque persone, tra cui tre civili kanak e due gendarmi, come riportato da France24. Inoltre, centinaia di persone sono rimaste ferite, tra cui 64 agenti di polizia.

Situazione attuale

Le principali strade della capitale sono state bloccate da barricate, rendendo difficile il movimento di merci e persone. Louis Le Franc, rappresentante della Repubblica in Nuova Caledonia, ha descritto la situazione come "terribile" e ha espresso preoccupazione per il rischio di una guerra civile.

Controllo dei distretti

Il controllo di diversi distretti della Nuova Caledonia non è più garantito, come ha affermato l'Alto Commissario della Repubblica, Louis Le Franc. Tuttavia, ha espresso la speranza che i rinforzi permettano di "riconquistare" queste zone dopo quattro notti di scontri.

Conseguenze degli scontri

Le tre notti di scontri hanno devastato le strade della Nuova Caledonia. Vetture bruciate, bancomat saccheggiati e rivendite d'auto date alle fiamme sono solo alcune delle conseguenze. Il primo ministro francese Gabriel Attal ha assicurato che lo stato di emergenza in vigore nell'arcipelago sarà decisivo per ristabilire la calma.

Situazione grave

"La situazione in Nuova Caledonia è grave", ha ammesso Attal, "Negli ultimi giorni si è scatenata un'esplosione di violenza senza precedenti, con saccheggi, incendi dolosi, violenza fisica su scala rara - e tre morti tra gli abitanti", oltre alla morte di un poliziotto, ha sottolineato.

La situazione in Nuova Caledonia rimane tesa e incerta. Le autorità stanno lavorando per ristabilire l'ordine e la calma, ma la strada verso la normalità sembra ancora lunga.

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