La nuova direttiva europea per le case green: un passo verso un futuro a emissioni zero

La Commissione Europea ha recentemente approvato un piano rivoluzionario che introduce numerose novità nel settore edilizio, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e promuovere la sostenibilità ambientale. Questo piano, noto come "Direttiva Case Green", prevede una serie di misure che riguardano sia gli edifici residenziali che quelli non residenziali.

Edifici residenziali e pubblici: obiettivi ambiziosi

A partire dal 2030, tutti gli edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero. Questo obiettivo è ancora più ambizioso per gli edifici pubblici, che dovranno raggiungere lo stesso standard già dal 2028. Inoltre, gli edifici residenziali esistenti dovranno ridurre il proprio consumo medio di energia di almeno il 16% entro il 2030, incrementandolo almeno fino al 20% entro il 2035.

Edifici non residenziali: riduzione del consumo energetico

Per quanto riguarda gli edifici non residenziali esistenti, la direttiva prevede che il consumo medio di energia primaria dovrà essere ridotto di almeno il 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033. Questo rappresenta un importante passo avanti verso l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

Divieto di vendita di caldaie a gas

Un'altra misura significativa introdotta dalla direttiva è il divieto di vendita di caldaie a gas a partire dal 2040. Inoltre, il divieto sul loro incentivo partirà già dal 2025. Questo rappresenta un ulteriore passo verso la decarbonizzazione del settore edilizio.

Eccezioni alla regola

Nonostante queste misure ambiziose, la direttiva prevede alcune eccezioni. I Ventisette potranno scegliere di escludere dalle norme determinate categorie di edifici, come edifici storici, luoghi di culto o edifici di proprietà delle forze armate.

Reazioni politiche

La direttiva ha suscitato reazioni contrastanti. Il ministro delle Infrastrutture Salvini ha affermato che l'obiettivo del Governo è salvare le case degli italiani, a differenza dell’Europa che vorrebbe tassare queste case. Nonostante le critiche, la direttiva rappresenta un importante passo avanti verso un futuro a emissioni zero.

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