La Stampa 1/24/2015
Uno dei leader della minoranza interna del Pd sta entrando in Aula a Montecitorio per votare. «Il nome deve essere alto, autorevole, condiviso dentro al partito», ripete la litania che da giorni gira tra i democratici. Non fa nomi, non vuole farne. Ma su due di quelli che si rincorrono nei Palazzi, scuote la testa: «No, non credo si potrebbe unire ...
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