La controversia sulla Divina Commedia: studenti musulmani esonerati dallo studio di Dante

La recente decisione di una scuola media di Treviso di esentare due studenti di terza media musulmani dallo studio della Divina Commedia di Dante Alighieri ha suscitato forti critiche da parte di esperti letterari e linguistici italiani.

La posizione del discendente di Dante

Il conte Pier Alvise Serego Alighieri, discendente diretto del Sommo Poeta, ha espresso la sua preoccupazione in merito a questa decisione. Secondo lui, esonerare gli studenti di fede musulmana dallo studio della 'Commedia' è un atto molto grave. Ha sottolineato che Dante Alighieri fa parte della cultura italiana e che la sua opera non contiene alcun attacco all'Islam.

La reazione degli esperti

Numerosi esperti del settore hanno espresso il loro disappunto per la decisione presa dalla scuola. Tra questi, Giulio Ferroni, storico della letteratura e docente emerito dell’Università La Sapienza di Roma, ha definito la scelta “assurda” e “una scelta che indigna”.

La questione culturale

La questione solleva importanti riflessioni sulla relazione tra religione e cultura. Mentre alcuni sostengono la necessità di rispettare le sensibilità religiose degli studenti, altri ritengono che l'esonero dallo studio di un'opera così fondamentale per la cultura italiana sia un errore. La discussione è aperta e la decisione della scuola di Treviso ha acceso un dibattito che va ben oltre i confini della città.

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