La Repubblica 16/01/2020
A quanto pare le immagini non sono state diffuse online ma è in corso una perizia per chiarire definitivamente questo aspetto. Oltre duecentocinquanta fotografie di giovani, la metà delle quali minorenni, nude o in atteggiamenti provocatori. I sei ragazzi si sarebbero fatti inviare le immagini direttamente dalle vittime, inconsapevoli del fatto che poi sarebbero state condivise tra gli indagati. Immagini che venivano salvate su una cartella condivisa tra i pc degli indagati.
Leggi