Ostaggi liberati e bombardamenti a Rafah

In una notte di intensi bombardamenti a Rafah, città della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto, l'esercito israeliano ha annunciato la liberazione di due ostaggi argentini. La città, che ospita quasi 2 milioni di sfollati fuggiti dalle altre aree dell'enclave palestinese, ha subito pesanti attacchi che hanno provocato un centinaio di morti.

Le forze speciali israeliane hanno condotto un'operazione di salvataggio durante la quale sono stati liberati due ostaggi israeliani di origini argentine, rapiti dal movimento islamista palestinese Hamas. I due ostaggi, Fernando Simon Marman, 61 anni, e Norberto Louis Har, 70 anni, erano stati rapiti nel kibbutz Nir Yitzhak la mattina del 7 ottobre e sono ora in buone condizioni.

Nel frattempo, Rafah è stata sottoposta a pesanti bombardamenti. L'offensiva ha provocato un centinaio di morti e ha colpito 14 abitazioni e tre moschee. L'esercito israeliano ha confermato gli attacchi, riferendo di una serie di attacchi contro obiettivi terroristici nell'area di Shaboura.

Nonostante le pressioni dell'amministrazione Usa affinché Israele garantisca la sicurezza della popolazione civile con un piano credibile di evacuazione, la situazione rimane tesa. Il confine con l'Egitto è stato militarizzato dal presidente egiziano al Sisi, che ha disposto l'invio dei tank per presidiare l'area e contenere un possibile esodo oltreconfine dei palestinesi.

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