Ritorno del Citrobacter a Verona: tre neonati infetti

Quattro anni dopo l'epidemia di Citrobacter, che causò la morte di quattro neonati e gravi lesioni cerebrali ad altri sei, il reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale Borgo Trento di Verona è stato nuovamente isolato e sottoposto a disinfestazione.

Emergenza in ospedale

Venerdì 3 maggio, il sistema di sorveglianza attivo con screening h24 per ingressi e degenti in terapia intensiva neonatale ha segnalato un risultato anomalo. Sono stati scoperti tre nuovi casi di infezione da Citrobacter koseri, fortunatamente non gravi, ma sufficienti per far tornare l'allarme nel reparto.

Stato dei neonati

L'Azienda ospedaliera universitaria integrata (Aoui) di Verona ha rilasciato una nota in cui assicura che i tre neonati contagiati "stanno bene". Questa è la prima volta in quattro anni che il test avanzato utilizzato per la ricerca di Citrobacter koseri segnala un risultato anomalo.

Misure di sicurezza

A seguito della scoperta, sono stati immediatamente sospesi i ricoveri delle gravide al di sotto della 33° settimana di gestazione a Borgo Trento, a Verona. Questa misura è stata presa poiché i nati prematuri necessitano nella maggior parte dei casi di ricovero in terapia intensiva. Inoltre, sono stati attivati i protocolli di massima sicurezza per prevenire ulteriori infezioni.

La situazione è sotto controllo, ma la paura del ritorno del batterio Citrobacter rimane alta. Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente la situazione e adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei pazienti.

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