Acerbi assolto per mancanza di prove

Francesco Acerbi, difensore dell'Inter, è stato assolto dopo dieci giorni di tempesta per le presunte frasi a sfondo razzista rivolte al difensore del Napoli. La decisione è stata presa dal Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, che ha motivato l'assoluzione con la mancanza di "alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario".

Il caso Acerbi

Il caso Acerbi ha suscitato molte polemiche nel mondo del calcio. Le accuse di razzismo sono state mosse dal difensore del Napoli, ma la giustizia sportiva ha ritenuto che non ci fossero elementi sufficienti per procedere contro Acerbi. La decisione è stata presa in base all'articolo 102 del Codice di Giustizia sportiva, che permette al presidente federale di impugnare le decisioni del Giudice sportivo quando ritiene che queste siano inadeguate o illegittime.

Precedenti e conseguenze

Non è la prima volta che il presidente federale interviene in casi simili. Nell'aprile 2023, aveva annullato la squalifica di Lukaku, ammonito per la reazione agli insulti razzisti in Juve-Inter. Tuttavia, questa volta, la Gazzetta afferma che il caso Acerbi è diverso e che il presidente federale si fida ciecamente del lavoro degli organi di giustizia federale.

Il mondo Juventus e le condanne senza prove

La decisione di assolvere Acerbi ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto nel mondo Juventus. Molti ritengono che ci siano stati precedenti in cui sono state emesse condanne senza prove sufficienti. In particolare, si fa riferimento al caso Conte, in cui si sostiene che l'allenatore "non poteva non sapere" di certi fatti, nonostante mancassero prove concrete.

Il caso Acerbi ha sollevato nuovamente il dibattito sulla giustizia sportiva e sulla gestione delle accuse di razzismo nel calcio. La decisione di assolvere il difensore dell'Inter ha lasciato molti insoddisfatti e ha aperto la strada a ulteriori discussioni sul tema.

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