Due fratelli di 14 e 18 anni inghottiti nelle acque del Piave nel Trevigiano

Il Piccolo INTERNO

Ma gli infiniti rami delle grave, le pozze e le correnti che si creano anche con poca acqua sono risultate fatali un’altra volta.

Stavano facendo il bagno lunedì pomeriggio con altri tre amici sul Piave a Fagarè, in comune di San Biagio di Callalta, quando non sono più riemersi.

I corpi dei due fratelli coperti dal lenzuolo bianco sono appoggiati sui sassi del letto del Piave.

A perdere la vita due ragazzini, Fallou Sarign Bop, 14 anni, e il fratello Bassirou, 18 anni

Il fratello più grande ha cercato di salvare il minore. (Il Piccolo)

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Fallou e Bassorou, intere comunità in lutto. In lutto anche le società sportive in cui militavano i due fratelli. Non troviamo le parole, siamo increduli nel leggere che un nostro ragazzo, Fallou di 14 anni, sia venuto a mancare ieri (leggo.it)

Il bagno però è stato fatale per i due ragazzi di 14 e 18 anni, spariti all’improvviso sotto le acque. Ma nonostante la rapidità con la quale le forze dell’ordine ed i soccorsi sono intervenuti i due ragazzi non si sono salvati. (Internapoli)

Purtroppo i corpi privi di vita dei due ragazzi sono stati trovati poco dopo più a valle, a Ponte di Piave. I due assieme ad alcuni altri amici erano arrivati nel pomeriggio su una spiaggetta e stavano facendo il bagno in località Fagarè di San Biagio di Callalta, quando due di loro sono spariti sott'acqua. (leggo.it)

APPROFONDIMENTI TRAGEDIA A FAGARE' Due ragazzi di 14 e 18 anni muoiono annegati nel Piave davanti agli. Il banco di “Bas”, come lo chiamavano gli amici, a settembre però rimarrà vuoto. (ilgazzettino.it)

Fallou, 14 anni, aveva appena finito la seconda media, giocava a calcio e sognava di entrare nel Venezia. Ora non ci sono più: sono un padre disperato, cerco sostegno nella preghiera» (Il Mattino di Padova)

Come Fallou e Bassirou, annegati nelle correnti del Piave mentre il più grande cercava di aiutare il più piccolo, o come Ciccio e Tore, finiti in fondo a un pozzo e ai suoi misteri a Gravina di Puglia, morti insieme per non restar da soli, prima uno e poi l’altro, di fame e di freddo, in lacrime (La Stampa)