Il Piemonte chiede le dosi di AstraZeneca rifiutate dalla Danimarca

L'HuffPost ECONOMIA

Obiettivo, non frenare la campagna vaccinale garantendo le forniture ai medici di famiglia costretti in questi giorni a rallentare le inoculazioni per carenza di dosi.

Il Piemonte è pronto ad acquistare dalla Danimarca le partite inutilizzate di AstraZeneca.

Antonio Rinaudo, commissario della Regione per l’emergenza Covid, interpellato dall’Ansa sottolinea che non esiste un problema di scarsa adesione degli over 70 e soprattutto degli over 60

Ieri sera, intanto, la Regione ha siglato un nuovo accordo proprio con i medici di base con l’obiettivo di dare una ulteriore spinta alla campagna vaccinale. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Il Piemonte si offre di prendere le dosi di AstraZeneca inutilizzate all'estero e in particolare dalla Danimarca. Di questa opportunità, che vorremmo cogliere ed approfondire, abbiamo già informato il Ministero della Salute”. (TorinoToday)

Tra i vaccinati in particolare sono 6.095 gli over80, 6.562 i settantenni (di cui 1.839 vaccinati dai propri medici di famiglia) e 8.435 le persone estremamente vulnerabili. Di questa opportunità, che vorremmo cogliere ed approfondire, abbiamo già informato il Ministero della Salute". (Rai News)

«Dall’ambasciata ci è stato confermato che il Governo danese starebbe valutando le varie richieste che sono pervenute loro anche da altri Paesi e che terranno in considerazione quella avanzata dal Piemonte – spiega Marnati -. (La Stampa)

Ha fatto trasalire la notizia pubblicata nel pomeriggio dall’agenzia di stampa italiana Ansa: “Canton Ticino pronto a cedere AstraZeneca al Piemonte”. Dato che la gestione e distribuzione delle dosi di tutti i vaccini è competenza federale, le autorità cantonali si sono limitate a inoltrare questa richiesta alla Confederazione” (Ticinonews.ch)

Come assessore alla ricerca, ritengo che la fiducia nella scienza sia fondamentale. Torino – Il Piemonte è pronto a prendere le partite inutilizzate di vaccino AstraZeneca, anche al di fuori dei confini nazionali, per non rallentare la macchina delle somministrazioni che sta viaggiando a pieno regime. (LaGuida.it)

Come assessore alla Ricerca, ritengo che la fiducia nella scienza sia fondamentale. Di questa opportunità, che vorremmo cogliere ed approfondire, abbiamo già informato il Ministero della Salute». (La Stampa)