Terremoto Turchia e Siria, è un’ecatombe

LaPresse ESTERI

Intanto a due giorni dal terremoto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan deve fare i conti con le critiche di chi accusa il suo governo di aver gestito male l’emergenza.

La famiglia, invece, è stata sorpresa dal sisma ad Antiochia.

Tra queste anche alcuni gestori di account social che sono stati arrestati per “post provocatori” sul sisma

Erdogan nelle zone più colpite, dispersa un'intera famiglia italiana. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

Il Guardian ricorda che oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva avvertito i cittadini di ascoltare soltanto i canali di informazione ufficiali e non quelli che ha definito “provocatori”. Durante una visita nelle zone terremotate, Erdogan ha ammesso che nelle prime fasi dei soccorsi ci sono stati “dei problemi”, ma ha aggiunto che “oggi va meglio e domani andrà ancora meglio” (LaPresse)

Dà l'immagine di un'ecatombe il terremoto che si è abbattuto sul Sud della Turchia e la Siria. Le vittime salgono di ora in ora e il numero dei morti è arrivato fino a oltre 9.500, di cui quelle accertate sono 6.957 e in Siria 2.547. (Tiscali Notizie)

Terremoto in Turchia: distrutta la pista dell'aeroporto di Hatay, il Video ANSA è impressionante (iLMeteo.it)

Il bilancio in Turchia ha superato ieri i 9mila morti, più di un terzo sono in questa zona. Diversi gli arresti tra ”i provocatori” che avevano denunciato la mancanza di aiuti (la Repubblica)

Un edificio crollato a Iskendurun, nel distretto di Hatay (ansa) Hatay, 4 arresti per post sui social polemici contro i ritardi dei soccorsi dopo il sisma a cura della redazione Esteri (la Repubblica)

Quattro persone sono state arrestate in Turchia per dei post sui social in cui lamentavano i ritardi nei soccorsi dopo il devastante terremoto che ha causato migliaia di vittima. Lo fa sapere la polizia turca stessa, che ha dichiarato di aver arrestato quattro persone per post «provocatori che miravano a creare paura e panico». (L'Unione Sarda.it)