Green pass sul lavoro al debutto. Confindustria: «Ci vorrà un po’ di assestamento iniziale»

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Ecco il parere di Claudio Schiavoni, presidente degli industriali marchigiani. ANCONA – A tre giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro il presidente degli industriali marchigiani, Claudio Schiavoni, non esclude qualche “assestamento” legato alle nuove regole.

A tre giorni dall'entrata in vigore dell'obbligo del lasciapassare sui luoghi di lavoro, si stima che il 10-15% dei lavoratori non siano vaccinati contro il Covid. (Centropagina)

La notizia riportata su altri giornali

Sul fronte aziendale prevede maggiori difficoltà per le Pmi, "che hanno meno personale e quindi hanno figure multifunzione. “E' possibile che ci siano, soprattutto nei primi giorni, delle difficoltà, ma credo che poi arriveremo ad avere le cose sotto controllo", riferisce il presidente Confindustria all’Ansa. (Picchio News)

Nessun cedimento a ricatti, no al pagamento dei tamponi a chi non si vaccina, le persone vanno messe davanti alle loro responsabilità”. (Livesicilia.it)

Nelle circolari di Confindustria vengono anche citati una serie di esempi nei quali la mancanza del Green pass potrebbe causare dei problemi all’impresa. I lavoratori, inoltre, dovranno comunicare settimanalmente ai propri responsabili eventuali periodi in cui non saranno in possesso del Green pass. (ilmessaggero.it)

Il green pass, del resto, è solo un altro tassello di un impianto di sicurezza che da oltre un anno è attivo dentro le aziende. Il datore che non controlla rischia da 400 a 1000 euro, il lavoratore che accede al lavoro senza green pass rischia fino a 1500 euro di multa. (Vivere Fermo)

«L’obbligo di Green pass in corso di validità», scrive Confindustria nella circolare di cui parla oggi Il Mattino, «è essenziale per evitare il blocco delle attività. Penso per esempio al caso di un dipendente che entri in azienda con un green pass falso, generando poi un contagio tra i lavoratori». (Open)

Violazione del consenso informato: approfondimenti. Ciò premesso, vediamo in modo più approfondito se e quando il chirurgo che opera senza il consenso del paziente deve risarcire i danni e, in caso positivo, come si quantificano. (La Legge per Tutti)