Il Veneto resta in zona gialla. Cinque regioni arancioni, la Valle d'Aosta rossa

L'Arena INTERNO

Sulla base dei dati del nuovo monitoraggio, sono in area arancione anche le Regioni Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia.

È in area rossa la regione Valle D’Aosta.

Tutte le altre Regioni, compreso il Veneto, e province autonome sono in area gialla.

Tutte le altre regioni, compreso quindi il Veneto, e province autonome sono in area gialla.

LA VARIANTE INDIANA «La variante indiana - ha detto il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in conferenza stampa - è da monitorare

(L'Arena)

Ne parlano anche altri media

Zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia. Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA Bolzano,. PA Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto Questo il quadro dell’Italia “a colori” a partire da lunedì 3 maggio:. (Nordest24.it)

È in area rossa la regione Valle D’Aosta. Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. (CatanzaroInforma)

Questo quindi il nuovo quadro dell’Italia “a colori” a partire da lunedi’ 3 maggio: Zona rossa: Val d’Aosta. Zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto (CasertaCE)

La Toscana, come ormai da una settimana a questa parte, resterà in giallo almeno fino al 9 maggio. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. (ArezzoNotizie)

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata le nuove ordinanze.L'indice Rt della regione è attualmente a 0,92 (ricordiamo che sopra l'1 è prevista la zona arancione, mentre sopra l'1.25 la zona rossa). (SienaFree.it)

E’ in area rossa la Valle D’Aosta. In Italia la ‘variante inglese’ e’ pari al 91,6% dei casi, mentre quella ‘brasiliana’ riguarda il 4,5% dei casi (RagusaOggi)