Rushdie, un assassinio sventato

Salman Rushdie Titolo «minore», come si dice, eppure il più romanzesco e persino il più devoto al «realismo magico» tra tutti i suoi libri, Coltello di Salman Rushdie non è una delle sue brillanti metafore, come I figli della mezzanotte, o Shalimar il clown, e naturalmente come I versi satanici. Coltello è una storia disgraziatamente vera, come se ne contano fin troppe in quest’eterna curva a gomito della più antica e implacabile delle guerre – la guerra tra Oriente e Occidente, tra l’Asia e l’Europa. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

Il fatto è che sono cambiate le regole del gioco. Per Salman Rushdie i politici dovrebbero avere la pelle più dura, accettando di essere criticati dai cittadini anche con brutte parole. Un politico, secondo lo scrittore, non può concedersi il lusso di offendersi: e quando se lo concede, come Giorgia Meloni nel querelare Canfora e Saviano, si rivela infantile. (Corriere della Sera)

Ospite nella giornata di apertura del Salone del libro, lo scrittore Salman Rushdie, scampato a più tentativi di omicidio dopo una fatwa emessa contro di lui nel 1988 dall'imam Khomeini per aver scritto il best seller I versi satanici, interpellato sulla querela fatta da Giorgia Meloni a Roberto Saviano ha detto che la nostra premier «deve essere meno infantile e crescere». (ilGiornale.it)

Luca Beatrice 10 maggio 2024 (Liberoquotidiano.it)

"Mi chiedi come abbia fatto a superare tutto, ma tu ne sai qualcosa. "Scrittori, giornalisti, intellettuali sono sotto attacco, è un brutto momento per la libertà di espressione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Io lo dico chiaramente: non ho capito come si sia arrivati a far parlare Salman Rushdie di Giorgia Meloni e delle sue cause con Roberto Saviano, con il quale lo scrittore angloindiano dialogherà questo pomeriggio al Salone del Libro (anche se è probabile che lo scrittore napoletano riuscirà, o almeno tenterà, a infilare in mezzo le sue tirate da martire a gettone). (Torino Cronaca)

È normale che qualcuno ne parli, anche male, come ha fatto Saviano». I politici, dice lo scrittore che per la prima volta torna in Italia dopo l’attentato del 2022, «devono farsi la pelle un po’ più dura, visto che hanno potere e autorità. (La Repubblica)