Salman Rushdie e Roberto Saviano discutono la libertà di espressione al Salone del Libro di Torino

Una vera standing ovation ha accolto ieri Salman Rushdie e Roberto Saviano all’ingresso all’Auditorium del centro congressi del Lingotto al Salone del libro.

Il tema principale della discussione era il rapporto tra potere e intellettuali, con un focus particolare sulla libertà di espressione.

Un ritorno coraggioso

Salman Rushdie è tornato in Italia per la prima volta dopo l'attentato subito il 12 agosto 2022.

L'autore di origine iraniana è stato accolto da una standing ovation. Durante la presentazione del suo libro “Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio”, in dialogo con Roberto Saviano, ha dichiarato: “Scrittori, giornalisti, intellettuali sono sotto attacco, è un brutto momento per la libertà di espressione”.

Un confronto tra due voci forti

"Mi chiedi come abbia fatto a superare tutto, ma tu ne sai qualcosa.

Credo che per te sia ben peggio di quanto lo sia stato per me", ha detto Rushdie rivolgendosi a Saviano. Questo scambio ha sottolineato la solidarietà tra due voci forti che hanno affrontato minacce e censura nel loro lavoro.

Un omaggio alla forza

Rushdie ha poi voluto rendere omaggio a sua moglie Eliza: «Quando ero in ospedale, ero debolissimo e mia moglie Eliza ha fatto tutto, merita un grande applauso perché è straordinaria».

Questo è stato solo uno degli applausi che hanno costellato l'incontro fra lo scrittore Salman Rushdie e Roberto Saviano al Salone del Libro di Torino.

Un messaggio di speranza

Nonostante le sfide, entrambi gli autori hanno espresso la speranza che la libertà di espressione possa continuare a prosperare.

Hanno sottolineato l'importanza di resistere alla censura e di sostenere coloro che si esprimono liberamente, nonostante le minacce e le intimidazioni.

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