Opec+: quali saranno le ripercussioni sui mercati, dopo l'ultima mossa?

Moneyfarm ECONOMIA

L’Arabia Saudita ha recentemente annunciato la riduzione della produzione di petrolio di un milione di barili al giorno a partire dal prossimo mese. Questo segue due tagli fatti precedentemente dall’Opec+, che vanno a ridimensionare ulteriormente i livelli di produzione che si prevedevano. Cosa c’è dietro questa mossa? Per capire la decisione attuale dobbiamo guardare al passato. L’anno scorso, in questo periodo, il petrolio era scambiato a valori vicini ai massimi, rispetto a quelli post-pandemia, ad oltre 120 dollari al barile. (Moneyfarm)

La notizia riportata su altri giornali

D'altronde, tolto il clamore mediatico sull'estensione temporale dei tagli della produzione fino al 2024, l'annuncio dell'Opec+ è ben poca cosa per riuscire a portare i prezzi al di sopra degli 80 dollari al barile. (Milano Finanza)

E l’economia nazionale ha registrato un boom dell’8,7%, superando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 1.000 miliardi di dollari. Per la prima volta dal 2013, il regno ha chiuso il bilancio statale in attivo per il 2,5% del PIL. (InvestireOggi.it)

Il caso della Russia che non rispetta gli impegni Pesano la domanda debole in Usa ed Europa e la frenata cinese. (Corriere della Sera)

Generalmente, i paesi dell’OPEC hanno una buona idea di ciò che deve essere concordato prima delle riunioni, rendendo queste riunioni in qualche modo una pura formalità. Questa volta, tuttavia, l’incontro si è esteso oltre la sua durata tipica poiché i delegati sauditi hanno insistito sul fatto che sono necessari ulteriori tagli per rilanciare il prezzo dell’Oro nero, un’opinione che non è riuscita a ottenere un ampio sostegno. (FX Empire Italy)

Una chiusura giornaliera sotto questo livello potrebbe fare definitivamente partire l’ultimo allungo ribassista verso area 50 $. Le indicazioni dell’analisi grafica. Il petrolio ha chiuso la seduta del 9 giugno a quota 70,17 $, in ribassi dell’1,57% rispetto alla seduta precedente. (Proiezioni di Borsa)

Come si legge nel comunicato riassuntivo, la decisione è in linea con l’approccio di anticipare ed essere proattivi, nel tentativo di “offrire una guida di lungo termine per il mercato”. Sono le prime immediate conseguenze dell’estensione al 2024 dei tagli alla produzione petrolifera, una misura decisa nel vertice di Vienna, dove si sono incontrati i Paesi membri dell’organizzazione che riunisce i maggiori esportatori al mondo di idrocarburi. (L'HuffPost)