L'Arabia Saudita sorprende tutti e il petrolio si impenna: fin dove arriverà il prezzo?

Money.it ECONOMIA

Il prezzo del petrolio si impenna e il motivo è in Arabia Saudita. L'OPEC+ non ha apportato modifiche ai tagli alla produzione di greggio già previsti per il resto dell'anno. Tuttavia, il principale esportatore mondiale di petrolio, l'Arabia Saudita, ha annunciato ulteriori diminuzioni volontarie alla produzione, che saranno attuati a partire da luglio. Il prezzo dell'oro nero è schizzato alla notizia della decisione unilaterale del Regno, da sempre membro guida del cartello dei produttori di petrolio. (Money.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il 2022 è stato un anno straordinariamente positivo per l’Arabia Saudita, principale esportatore di petrolio al mondo. E l’economia nazionale ha registrato un boom dell’8,7%, superando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 1.000 miliardi di dollari. (InvestireOggi.it)

Per capire la decisione attuale dobbiamo guardare al passato. L’anno scorso, in questo periodo, il petrolio era scambiato a valori vicini ai massimi, rispetto a quelli post-pandemia, ad oltre 120 dollari al barile. (Moneyfarm)

Anzi, i trader più audaci hanno approfittato del rimbalzo delle quotazioni dopo l'annuncio per vendere a miglior prezzo. A dispetto dei tagli alla produzione appena deciso dall'Opec+, per il petrolio è ancora tempo di short. (Milano Finanza)

Il caso della Russia che non rispetta gli impegni L’Opec+ ha esteso i tagli alla produzione a fine 2024, ma le quotazioni di Brent e Wti calano. (Corriere della Sera)

Questa volta, tuttavia, l’incontro si è esteso oltre la sua durata tipica poiché i delegati sauditi hanno insistito sul fatto che sono necessari ulteriori tagli per rilanciare il prezzo dell’Oro nero, un’opinione che non è riuscita a ottenere un ampio sostegno. (FX Empire Italy)

Quindi, ancora una volta il petrolio fallisce l’opportunità rialzista. Le indicazioni dell’analisi grafica. Il petrolio ha chiuso la seduta del 9 giugno a quota 70,17 $, in ribassi dell’1,57% rispetto alla seduta precedente. (Proiezioni di Borsa)