Cannes 2024, il messaggio di Paolo Sorrentino: bisogna saper perdere

Cannes 2024, il messaggio di Paolo Sorrentino: bisogna saper perdere

«Il nostro compito nel mondo non è avere successo ma fallire nelle migliori condizioni di spirito possibile». Lo ha scritto Robert Louis Stevenson, l’autore di «Dottor Jekyll e Mister Hyde», avrebbe potuto dirlo Jep Gambardella, il divino mondano de «La grande bellezza», l’uomo che non voleva solo partecipare alle feste, ma «avere il potere di farle fallire». Paolo Sorrentino smaltisce così, su Instagram, con una citazione caustica e colta sotto la foto di un uomo riverso sulla spiaggia in un’alba felliniana, la delusione per il verdetto di Cannes. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Cosa prova a essere al Festival di Cannes con il suo primo ruolo importante? Ha debuttato a teatro all'età di 12 anni, prima di studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Che cosa le ha fatto amare la recitazione? (Vanity Fair Italia)

Si svolgerà tra Perugia e Corciano, dal 5 al 9 giugno, la prima edizione del festival internazionale Nutriarte, evento che dà spazio alle arti, dal cinema alla danza, dal teatro alla letteratura, e che ospiterà personaggi famosi e artisti emergenti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Prima di questo ruolo da protagonista, aveva recitato in alcuni cortometraggi. Appassionata di teatro, la giovane attrice milanese è la protagonista di “Parthenope” di Paolo Sorrentino, l’unico film italiano in concorso al Festival di Cannes. (Gazzetta di Parma)

Ferirsi a morte, intorno a Parthenope di Paolo Sorrentino: da Cannes 2024, l'opinione di Federico Pontiggia

«Lavorare con Sorrentino è il sogno che si realizza». Con queste parole la giovane attrice Celeste Dalla Porta al Festival di Cannes 2024 ha commentato la presentazione di Parthenope, il nuovo film del regista premio Oscar che corre per la Palma d'Oro. (Vogue Italia)

Quando sarà il momento di tirare le somme, le opinioni potrebbero certamente avere preso un'altra direzione, ma non ci conterei. (La maggior parte delle recensioni raccolte finora su Rotten Tomatoes sono negative e il film si trova nella fascia più bassa della griglia di valutazione dei film della giuria di Screen). (Vanity Fair Italia)

“Lei mi somiglia”, ma lei chi? Napoli o Parthenope, la sirena fatta donna, e rimasta mare, per cui cantano Cocciante, Paoli e Sinatra? Paolo Sorrentino torna a Napoli dopo È stata la mano di Dio, e dopo quell’affondo privato c’è il compendio pubblico (e sottilmente, indefettibilmente biografico), con il lutto per passaggio di testimone: là morivano i (suoi) genitori, qui un fratello, che fatalmente “già sapeva tutto”. (cinematografo.it)