Legge elettorale, la maggioranza ha deciso: sì al proporzionale corretto

Il Messaggero INTERNO

Il doppio turno nazionale, proposto dal Pd, sembra infatti archiviato, vista la contrarietà di M5s, Iv e Leu.

Nessun partito dichiara questa intenzione ma molti parlamentari riferiscono che vi sono diffidenze su accordi in tal senso tra leader di partiti.

L'altra scelta di fondo, di natura squisitamente politica, è la velocità con cui procedere con la riforma elettorale.

Il tema dei tempi si intreccia con quello della eventuale richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari che va presentata entro il 12 gennaio. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altre testate

Legge elettorale, maggioranza sceglie proporzionale corretto: testo entro Natale Lo ha confermato il ministro per le riforme Federico D’Incà al termine del vertice di maggioranza spiegando mche «entro la fine dell’anno» la maggioranza produrrà un testo definitivo e che si privilegia un «proporzionale con un meccanismo antiframmentazione». (Il Sole 24 ORE)

. Angela Quattrone / AGF Scheda elettorale. Scelto il sistema elettorale, un proporzionale corretto, ora la maggioranza di governo dovrà definire gli altri tasselli del puzzle. La soglia per entrare in Parlamento. (AGI - Agenzia Italia)

La decisione della maggioranza è chiara: se ci sarà una riforma della legge elettorale, sarà in chiave proporzionale, ma con correzioni. A confermarlo è stato il ministro per le Riforme, Federico D'Incà, al termine del vertice di maggioranza di mercoledì. (Sky Tg24 )

Per quanto riguarda la soglia di sbarramento, i partiti della maggioranza di governo propenderebbero per una soglia di ingresso sul 4-5%, ma troverebbero l’opposizione di Liberi e Uguali, che chiederebbe di abbassare sensibilmente il livello. (Virgilio Notizie)

Ma per Di Maio c'è una sola opzione sul tavolo: l'entrata in vigore, dal primo gennaio 2020, della riforma: «La nostra riforma dal primo gennaio diventa legge. Il muro del Pd lo alza Andrea Marcucci, capogruppo dei senatori: «Di Maio forse non ha capito la gravità della situazione. (ilGiornale.it)

La maggioranza tornerà a riunirsi per sciogliere questo ultimo punto la prossima settimana. Al termine del vertice sulla legge elettorale il ministro dei rapporti con il Parlamento Federico D'Incà ha confermato le voci della vigilia. (La Lazio Siamo Noi)