"Basta, rompi i coglioni". La bordata di Celentano a Floris

Basta, rompi i coglioni. La bordata di Celentano a Floris

Entra a gamba tesa senza mandarle a dire: Adriano Celentano sgancia una bordata nei confronti di Giovanni Floris. Una stoccata al veleno su uno degli aspetti che caratterizza la trasmissione DiMartedì: i frequenti applausi da parte del pubblico presente in studio. Un elemento che evidentemente è fonte di fastidio per il cantautore italiano che - intervenuto sulla sua celebre pagina L'inesistente - ha rivolto un messaggio chiarissimo all'indirizzo del conduttore, invitandolo a porre fine ai continui applausi che si susseguono puntualmente durante o al termine dell'intervento di un ospite. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Però, se ti ostini a rompere i c...ni con quegli applausi finti ogni tre secondi, io re del rock e di tante altre cose, ti annuncio che: o ti sbarazzi di quegli insignificanti e tristi applausi o presto il tuo 'DiMartedì' crollerà». (ilmessaggero.it)

Adriano Celentano interviene sui social per commentare DiMartedì, programma in onda su La7 condotto da Giovanni Floris: "Sbarazzati di quegli insignificanti e tristi applausi o presto il tuo ‘DiMartedì’ crollerà". (Fanpage.it)

Adriano Celentano ha pubblicato un post su Instagram in cui si lascia andare a una sorta di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Adriano Celentano bacchetta Floris: “Se ti ostini a rompere i co**ioni con quegli applausi finti ogni 3 secondi il tuo Dimartedì crollerà”

Adriano Celentano e il suo “Caro bit” Adriano Celentano e il suo “Caro bit” (Virgilio Notizie)

“Caro Beat, mi piaci tanto…, no, volevo dire, caro Floris, la tua trasmissione 'DiMartedì' mi piace tanto! Sei Forte! Però... (Secolo d'Italia)

Così di tanto in tanto Adriano Celentano smette i panni del cantautore e indossa quelli di critico televisivo e usa come “megafono” del suo pensiero critico. Gli argomenti su cui l’artista spazia vanno dall’ambiente alla politica, fino alla società odierna e, appunto, la televisione. (Il Fatto Quotidiano)