Activision, un dipendente è stato giustamente licenziato per stupidità

“Per fare un esempio pratico, un impiegato di Activision ha firmato per anni le sue email scrivendo 1-800-ALLCOCK.

Pare quindi che Activision non abbia preso provvedimenti per quel dipendente fino ad una segnalazione avvenuta la scorsa estate

Da un paio di mesi Activision è entrata in un vortice senza fine con accuse davvero importanti che stanno inginocchiando letteralmente l’azienda.

Stando a quanto raccontato nell’ultimo podcast del Wall Street Journal, un dipendente sarebbe stato licenziato dalla compagnia per frasi oscene utilizzate nelle mail aziendali. (Tom's Hardware)

Ne parlano anche altri giornali

Nintendo ha spedito una mail a tutti i dipendenti del colosso nipponico (nessuno escluso), firmata dal presidente della divisione statunitense Doug Bowser. Una situazione in cui ovviamente non si riconosce Activision, vista la quantità di denunce disturbanti che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi. (Tom's Hardware)

La scorsa settimana il presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, ha inviato un’e-mail interna a tutti i livelli dell’azienda, inclusi i partner di sviluppo come Retro Studios o Next Level Games, in merito alle segnalazioni e controversie relative ad Activision Blizzard. (NintendOn)

Bowser: "Come tutti voi, sto seguendo gli ultimi sviluppi del caso Activision Blizzard e i nuovi resoconti di molestie sessuali e tossicità nella compagnia. Insomma, Activision Blizzard ormai è sotto pressione da parte di tutti i principali produttori hardware dell'industria (Multiplayer.it)

Vanno contro i miei valori, così come quelli di Nintendo e delle sue politiche. La prima a manifestare perplessità sulla situazione fu PlayStation, che ammise le proprie preoccupazione e di come secondo loro Activision non stia gestendo affatto bene la vicenda. (Spaziogames.it)

Vanno contro i miei valori, così come quelli di Nintendo e delle sue politiche. Non è ancora del tutto chiaro in che modo Nintendo abbia deciso di intervenire nei confronti di Activision, ma potrebbe essere stato un provvedimento simile a quanto adottato da Activision: Call of Duty Vanguard era infatti improvvisamente sparito dalla vetrina di PlayStation Store (Spaziogames.it)

A contribuire alla causa anche una petizione online lanciata da ABK Workers Alliance, firmata da oltre 23.000 utenti al momento della stesura dell'articolo. (IGN Italia)