Egitto, rinviato il processo a Patrick Zaki: "Inizio a non sentirmi libero"

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Un articolo che Zaki, studente ma anche attivista per i diritti umani, ha pubblicato su un portale egiziano nel 2018 per denunciare le persecuzioni subite da alcune minoranze nel Paese.

Il mio desiderio è di tornare, voglio riprendere i miei studi, la mia vita normale, voglio poter viaggiare e tornare quando voglio, come una persona normale”.

Ansa Egitto, rinviato il processo a Patrick Zaki: "Inizio a non sentirmi libero". (Notizie - MSN Italia)

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È stato aggiornato al 27 settembre il processo a Patrick Zaki: lo ha detto lo stesso studente egiziano dell’università di Bologna all’Ansa. Un’altra fonte giudiziaria, però, aveva previsto uno scenario diverso per oggi: «Se la difesa terminerà la propria arringa, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza» (Corriere della Sera)

La legale principale del trentunenne ricercatore, Hoda Nasrallah, non ha fatto previsioni su contenuti e possibili esiti dell'udienza. Si svolge oggi a Mansura, in Egitto, la sesta udienza del processo a carico di Patrick Zaki, lo studente dell'università di Bologna che seppur a piede libero rischia sempre cinque anni di carcere con l'accusa di diffusione di notizie false ai danni del proprio Paese. (IL GIORNO)

La rabbia dello studente: "Non capisco perché mi impediscano di tornare in Italia" di Ilaria Venturi , Francesca Caferri. Amnesty: "Sono ormai 28 mesi, e arriveremo a 31, che Patrick Zaki è intrappolato in un meccanismo giudiziario arbitrario". (la Repubblica)

E ciò è del tutto inaccettabile per me": lo ha detto Patrick Zaki ai giornalisti a Mansura dopo l'ennesimo rinvio sul suo caso deciso oggi Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio a sentirmi non libero. (Trentino)

Un'altra fonte giudiziaria ha previsto però che domani, "se la difesa terminerà la propria arringa, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza". Il 31enne Patrick è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l'8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma al momento non può tornare in Italia a causa del processo in corso per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana. (Alto Adige)

Matteo Lepore il sindaco di Bologna ha pure espresso la sua vicinanza a Zaki: «Non è purtroppo l'esito che ci aspettavamo. Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio a sentirmi non libero. (ilGiornale.it)