Quella del ministro Brunetta contro lo smart working è una battaglia fuori tempo massimo

Wired.it INTERNO

E una posizione di retroguardia. Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha ufficialmente dato il via alla sua guerra allo smart working degli statali.

In realtà, il problema dello smart working non è lo smart working, ma chi come Brunetta non gli dà nemmeno l’occasione di dimostrare il suo successo, ponendogli davanti ostacoli insormontabili

Dopo che il 2020 ha dimostrato i benefici del lavoro agile in termini di produttività e sostenibilità, tornare indietro è un errore. (Wired.it)

Ne parlano anche altre fonti

Lo smart working, quindi, non verrà abolito, ma rimarrà in una fascia minore, pari al 15%. Smart working PA: cosa ha detto Renato Brunetta. (lentepubblica.it)

A margine del Forum Ambrosetti, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha parlato del Green Pass per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e del ritorno in ufficio. Renato Brunetta. (News Mondo)

La più accettata sarebbe che lo smart working abbia accresciuto la produttività nel settore privato, ma l’abbia fatta collassare in quello pubblico. Lo “smart working” per i dipendenti pubblici in Italia avrebbe i giorni contati. (InvestireOggi.it)

Milioni di news dalla Campania per tenerti sempre aggiornato in modo chiaro e veloce, un occhio vigile sui fatti della tua città Ogni giorno notizie, curiosità, cronaca, sport e rubriche su Salerno, Napoli, Benevento, Avellino e Caserta. (Salernonotizie.it)

Smart Working nel Pubblico Impiego ridotto al 15% e disciplinato da nuove regole, riforma PA digitale grazie al PNRR: Renato Brunetta illustra le priorità. Lavoro agile nella PA nei contratti collettivi nazionali (CCNL), disciplina normativa ed economica orientata ai risultati e alla conciliazione lavoro famiglia (PMI.it)

la Banca d'Italia) stanno riorganizzandosi in tal senso, perché hanno toccato con mano l'aumento della produttività indotto dallo smart working. Inoltre, questa modalità provoca effetti collaterali estremamente positivi: decongestionamento della mobilità, ripopolamento dei borghi, riduzione di CO2. (La Stampa)