Nomine Rai, l’ad Salini formalizza le proposte in vista del cda

In passato, è stata direttrice di Rai Educazione, Rai Cultura e Rai Scuola.

Nel 2006 è diventata responsabile dell’area Coproduzioni e Serie della Direzione Rai Fiction.

L’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ha formalizzato le proposte di nomina dell’azienda, in vista del cda in programma per il 14 gennaio 2020.

E’ stato a lungo dirigente di Rai Cinemafiction e Rai Fiction, mantenendo un’attenzione particolare alle coproduzioni internazionali e ai rapporti con l’industria audiovisiva indipendente. (Lettera43)

Se ne è parlato anche su altri media

Quattro mesi di rinvii e attese e oggi il cda di fatto dà un voto complessivo di sfiducia. Le nomine passano e il Piano va avanti ma nessuna unanimità e maggioranze molto risicate. (Corriere Delle Alpi)

Per Luca Milani (proposto per la direzione di Rai Kids) parere favorevole di Salini, Laganà, Coletti e Rossi, no del consigliere De Biasio, astensione di Borioni e Foa. Dopo aver optato per il voto disgiunto, chiesto ieri dal consigliere Laganà, il consiglio di amministrazione ha espresso i propri pareri (non vincolanti) sulle proposte di nomina dell'ad Rai Fabrizio Salini. (Adnkronos)

La selezione del meglio del giornalismo di Repubblica. (La Repubblica)

L’amministratore delegato della Rai aveva infatti prefigurato prima di Natale di voler procedere solo con le nomine dei vertici delle reti, non toccando i direttori dei telegiornali. Le nomine per le direzioni dei Tg sono attese dopo le consultazioni elettorali in Emilia Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio. (Il Riformista)

Ritengo che votare indistintamente e nel complesso tutto il pacchetto significherebbe valutare profili che meritano sostegno unitamente ad altri sui quali invece possono sussistere perplessità”. Stefano Coletta alla direzione di Rai1 e dell’Intrattenimento di prime time, Ludovico Di Meo alla guida di Rai2 e della direzione Cinema e serialità, Silvia Calandrelli a Rai3 e alla direzione Cultura. (L'HuffPost)

Ma non un Rossi qualsiasi che porta un cognome forse più diffuso tra gli italiani, ma Rossi Giampaolo, romano, classe 1966, consigliere d’amministrazione in quota Fratelli d’Italia e profondo conoscitore della tivù pubblica. (Lettera43)