Hatay, 4 arresti per post sui social polemici contro i ritardi dei soccorsi dopo il sisma

la Repubblica ESTERI

Hatay, 4 arresti per post sui social polemici contro i ritardi dei soccorsi dopo il sisma a cura della redazione Esteri Un edificio crollato a Iskendurun, nel distretto di Hatay (ansa) Le autorità: affermazioni che miravano a creare il panico. Il sindaco della città: le operazioni di ricerca e aiuto sono iniziate non tempestivamente (la Repubblica)

Su altri media

Erdogan ad Hatay distrutta dal terremoto: “Non vi lasceremo soli”. Ma intanto blocca i social dalla nostra inviata Gabriella Colarusso (la Repubblica)

Nelle ultime ore le proteste si sono fatte vibranti. Tanto da indurre lo stesso Erdogan a intervenire sul tema: "E' il momento di essere uniti, ma purtroppo alcune persone prive di onore stanno conducendo una campagna diffamatoria spargendo menzogne e dicendo di non aver visto polizia, militari e gendarmeria. (la Repubblica)

La polizia ha aggiunto che è in corso un'indagine più ampia sugli account dei social media, ma non ha fornito informazioni sul contenuto dei post. Lo fa sapere la polizia turca stessa, che ha dichiarato di aver arrestato quattro persone per post «provocatori che miravano a creare paura e panico». (L'Unione Sarda.it)

I soccorsi stanno giungendo da tutto il mondo e la solidarietà è in campo. Le vittime salgono di ora in ora e il numero dei morti è arrivato fino a oltre 9.500, di cui quelle accertate sono 6.957 e in Siria 2.547. (Tiscali Notizie)

Una faglia di terra sollevata che corre lungo l’asfalto e la attraversa in senso trasversale: la pista dell’aeroporto di Hatay è stata distrutta dal terremoto che ha colpito nella notte del 6 febbraio la Turchia e la Siria. (iLMeteo.it)

Il Guardian ricorda che oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva avvertito i cittadini di ascoltare soltanto i canali di informazione ufficiali e non quelli che ha definito “provocatori”. Secondo NetBlocks sarebbe stato il governo di Erdogan a ordinare il blocco. (LaPresse)