Papa Caritas all'Italia: ci dovrebbe essere una chiesa dolce dove i poveri siano benedetti

Giornale Siracusa SALUTE

Questo è lo stile descritto da San Paolo.

“Siete parte della Chiesa, come vorreste dire “La nostra Caritas”, san Paolo VI, che l’ha voluta e progettata.

Ci consiglia anche di “essere una chiesa mite, dove i poveri sono benedetti”.

In questo modo la Caritas sembrerà giovane e creativa, semplice come un bambino e verso un altro tornerà senza paura”

Francisco ha condiviso con loro la gioia dei 50 anni di vita della Caritas italiana, nata il 2 luglio 1971. (Giornale Siracusa)

Ne parlano anche altri media

L’invito del Papa è in definitiva a seguire la via del Vangelo che indica che Gesù “è presente in ogni povero”. Francesco sottolinea che “lo stile di Dio è lo stile della prossimità, della compassione e della tenerezza”. (Farodiroma)

La via del Vangelo – ha aggiunto papa Francesco - ci indica che Gesù è presente in ogni povero. Il Papa saluta alcuni dei partecipanti all'udienza alla Caritas - Reuters. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . (Avvenire)

In un libro intervista per il 25° della Caritas monsignor Nervo raccontò i primi faticosi anni, le resistenze incontrate. Monsignor Nervo, disse l’arcivescovo-vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, celebrandone le esequie, «ci ha dato una splendida testimonianza (Vatican News)

Sabato 26, invece, l’Udienza con il Santo Padre preceduta da un momento di fraternità e di riflessioni condivise con focus sul percorso biennale realizzato verso il 50° di Caritas Italiana Sabato 26 giugno, al mattino, hanno assistito nell’Aula Paolo VI all’udienza con il Santo Padre che ha voluto incontrare Direttori e volontari delle équipe diocesane da tutto il Paese. (Cuneodice.it)

Arrivano dall’Italia intera, in rappresentanza delle 218 Caritas diocesane e di Caritas Italiana. Le parole di Francesco - si legge su Vatican News - sono precedute da un momento di fraternità, testimonianze e riflessioni, con focus sul percorso biennale realizzato in vista del 50. (9 colonne)

Papa Francesco ha poi esplicitato “le tre strade su cui proseguire il percorso”. La seconda via è quella del Vangelo, ossia “lo stile dell’amore umile, concreto ma non appariscente, che si propone ma non si impone. (Servizio Informazione Religiosa)