Disoccupazione Usa ai minimi dal 1969. E ora c’è il rischio di strette della Fed ancora più forti

Milano Finanza ECONOMIA

Negli Stati Uniti a gennaio sono stati creati 517.000 nuovi posti di lavoro in accelerazione dai 260.000 di dicembre. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%, ai minimi dal maggio 1969. E così sui tassi di interesse torna l’incertezza perché ora c’è nuovo spazio per ulteriori strette della Federal Reserve dato il buono stato di salute dell’economia Usa. E così il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,4%, lo S&P500 dell’1% e il Nasdaq dell’1,6%. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

Il presidente Joe Biden: «Il lavoro aumenta e l’inflazione scende, il mio piano funziona» A gennaio negli Usa sono stati creati 517 mila posti di lavoro, in forte aumento da dicembre (260 mila). (Corriere della Sera)

Ascolta la versione audio dell'articolo L’economia statunitense rallenta, colpita da inflazione e rialzo dei tassi. Il settore che fa sempre notizia, quello tecnologico, licenzia. Eppure il mercato del lavoro Oltreoceano va a gonfie vele: a gennaio - secondo i dati pubblicati ieri dal Dipartimento del Lavoro - l’economia a stelle e strisce ha aggiunto mezzo milione di nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo (superando le aspettative), tanto che il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%. (Il Sole 24 ORE)

I dati molto positivi e ben oltre le attese alimentano i timori che il presidente della Fed, Jerome Powell, possa mantenere i tassi d'interesse più alti per combattere l'inflazione. Balzo inatteso della creazione di posti di lavoro a gennaio negli Usa, mentre il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi da 54 anni. (ilGiornale.it)

Eppure il mercato del lavoro a stelle e strisce va a gonfie vele: a gennaio - secondo i dati pubblicati dal Dipartimento del Lavoro - l’economia Usa ha aggiunto mezzo milione di nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo (superando le aspettative), tanto che il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%. (quoted business)

Le assunzioni hanno riguardato un po’ tutti i settori merceologici, a partire da quello della ristorazione che, evidentemente, si sta riprendendo dalla crisi innescata dalla pandemia. Solamente i settori dell’automobile e delle tecnologiche hanno registrato dei cali d’occupazione anche a seguito degli ultimi aumenti dei tassi d’interesse giacché si tratta di attività produttive che richiedono più indebitamenti di altri. (Ultima Edizione.Eu)

Il report americano sul mercato del lavoro di gennaio ha fornito una sorpresa piuttosto sgradita ai mercati e, probabilmente, alla Federal Reserve. Il numero di nuovi impieghi ha quasi triplicato le aspettative di mercato, risultando nettamente superiore anche al dato di dicembre e alimentando nuovamente le ipotesi di una Fed più restrittiva. (Borse.it)