"La dottoressa lo legò al letto per proteggere giovani pazienti"

LA NAZIONE INTERNO

Di Antonia Casini Una "vendetta" per aver subito, nella sua mente "una umiliazione" e per di più da una donna. Il consulente della sostituta procuratrice Lydia Pagnini, il professor Rolando Paterniti, che ha diretto l’Uo di Psichiatria Forense e Criminologia Clinica a Careggi, ricostruisce i motivi che starebbero dietro al delitto. "Seung (imputato per l’omicidio, ndr) cercò di importunare giovani pazienti del reparto. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altre testate

Per questa ragione domenica mattina si sono dati appuntamento all’esterno del reparto Spdc (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Pisa: qua è stato deposto un mazzo di fiori e osservato un minuto di silenzio. (Corriere Fiorentino)

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Simona Elmi, collaboratrice e amica di Barbara, a nome di tutti, ha rievocato quel giorno e ha sottolineato come il vuoto che ha lasciato con la sua scomparsa nei pazienti, nei colleghi e in tutta la comunità sanitaria non solo pisana, non potrà essere colmato se non attraverso il ricordo e la continuazione dei molti progetti che aveva messo in campo. (LuccaInDiretta)

“Aveva una personalità forte, dirompente. Sfidava se stessa e gli altri, non aveva paura di niente di fronte alla missione che aveva sposato da sempre: curare i malati psichiatrici. (LA NAZIONE)

Uno dei reni donati da Barbara Capovani, la psichiatra uccisa lo scorso anno davanti al Servizio di psichiatria diagnosi e cura dell’ospedale Santa Chiara (delitto per il quale è accusato il suo ex paziente Gianluca Paul Seung), ha infatti salvato la vita di un bambino. (LA NAZIONE)

Quella frase-guida, la preferita di Barbara Capovani, adesso è incisa in uno dei luoghi simbolo della psichiatria italiana: l’ex manicomio di Maggiano, oggi sede della fondazione che porta il nome di colui ne fu il faro, Mario Tobino. (LA NAZIONE)